Il futuro del Molino di Candalla prende sempre più forma. L’Amministrazione Comunale di Camaiore sta lavorando da mesi all’elaborazione di una futura opera di ripristino che possa far rivivere, in forma moderna e efficiente, lo storico edificio posto nel cuore delle colline camaioresi: è in corso di redazione, infatti, un’idea progettuale per il recupero di uno degli immobili più identificativi del territorio, da ormai tanto tempo abbandonato.
Il Comune ha recentemente aperto un dialogo con la Soprintendenza di Lucca, dato che, sulla struttura, sono in vigore vincoli storico-paesaggistici che normano la capacità d’intervento. Infatti, la volontà dell’Amministrazione è quella di lavorare e tenersi pronta per recepire eventuali fonti di finanziamento esterne e relativi bandi (ministeriali o regionali) dedicati al recupero del patrimonio immobiliare con valenza storico-culturale.
Per fare ciò, è necessario acquisire un parere preventivo da parte della Soprintendenza. Il sindaco Marcello Pierucci, accompagnato dai tecnici del Comune, hanno incontrato l’Ente per illustrare l’idea di progetto, incassando un parere favorevole all’inizio di un processo condiviso che porti al completo recupero con valore sia storico che strategico del progetto. Una visione che vede nel Molino un futuro centro museale con funzionalità turistiche, cruciale per tutta della Versilia sud-apuana soprattutto per il turismo lento, e quindi di orientamento per il percorso della Via Francigena, che proprio di lì vede passare uno dei suoi tratti più importanti.
L’opera, così come è stata elaborata fin da ora, si strutturerà i più fasi. La prima sarà quella dei rilievi, ma, data la precarietà in cui versa l’immobile, saranno necessarie opere di smantellamento e sgombero di alcune sezioni del fabbricato, con piccole demolizioni localizzate e controllate delle parti più pericolose, così da garantire la possibilità di accesso (ad oggi estremamente rischioso) propedeutico allo studio della parte strutturale.
Adesso il percorso e l’intera idea progettuale andranno avanti e si evolveranno, anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha finanziato per ben 50mila euro la stesura del progetto, affidata all’architetto Roberto Agnoli. Con un progetto pronto e il parere favorevole della Soprintendenza, l’Amministrazione potrà procedere in maniera più certa e più snella al lavoro di reperimento dei fondi, anche, come detto, intercettando bandi ad hoc.
“Non si tratta soltanto di un netto e decisivo passo in avanti per il recupero funzionale di una struttura storica e strategica del nostro Comune, ma di un tassello fondamentale per la concretizzazione della nostra idea di Città – spiega Pierucci -. L’incontro con l’Ente è stato positivo e costruttivo: la soprintendente Angela Acordon è rimasta entusiasta e favorevolmente colpita dal progetto, soprattutto per le grandi potenzialità nella promozione di uno dei nostri tesori, la via Francigena, su cui noi siamo decisi ad investire in maniera importante”.