“A conclusione della seduta nella quale è stata illustrata da parte degli organi direttivi del Parco delle Apuane la proposta di Piano Integrato del Parco (PIP), accogliamo con favore le dichiarazioni dei componenti la IV Commissione di Regione Toscana (Territorio ed Ambiente), in particolare la Presidente Lucia De Robertis”. Così interviene il consorzio Cosmave (il Consorzio del Marmo della Versilia) dopo l’incontro del 15 novembre scorso presso il Parco delle Apuane.
“Le perplessità emerse dopo l’illustrazione della proposta di PIP sottolineate anche dai Sindaci del territorio che compongono la Comunità di Parco, confermano la legittimità delle nostre posizioni – prosegue il Coordinamento Cosmave Cave – : le Aree Contigue di Cava (ACC), seppur collocate geograficamente all’interno del perimetro del Parco, sono definite aree deputate all’attività estrattiva (vedi atto costitutivo) e per questo escluse dalle aree protette. Dunque, come tali non sono soggette alle limitazioni formali della tutela ambientale. Ricordiamo in tal senso le sentenze di Consiglio di Stato e Cassazione, così come la L.R. 65/97, che lo hanno riaffermato. È altrettanto importante ricordare che il PIP è subordinato al Piano Integrato del Parco (PIT), ad esso deve conformarsi (ai sensi della L.R. 30/15). Scendendo nei dettagli diversi articoli del PIP contrastano con le norme del PIT: un esempio sono le riperimetrazioni delle ACC, che nella proposta di PIP sono ridotte del 56% rispetto alle indicazioni previste nel PIT”.
“Nel rispetto dei ruoli – conclude il Cosmave – auspichiamo un confronto sui vari temi da approfondire, affrontati già in parte nella seduta del 15 novembre scorso tenutasi nel Parco con la IV Commissione Territorio e Ambiente della Regione Toscana insieme ai Sindaci del territorio, fiduciosi che il lavoro di tutte le parti coinvolte porti al raggiungimento di soluzioni condivise”.
