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venerdì, Novembre 22, 2024

Procedono i restauri dello storico edificio di San Nicolao a Lucca, dichiarato inagibile cinque anni fa

L’avvio dell’anno scolastico 2024/2025 segnerà il rientro sui banchi dello storico edificio di San Nicolao per gli studenti del Liceo delle Scienze umane Paladini e dell’Istituto Professionale Civitali e già nel mese di marzo, una porzione del complesso sarà terminato. E’ quanto emerso dal sopralluogo effettuato questa mattina (martedì 21 novembre) dal presidente della Provincia, Luca Menesini, il Rup dell’intervento, architetta Francesca Lazzari, la dirigente scolastica Emiliana Pucci ed alcuni professori degli istituti, nonché i tecnici delle ditte che stanno effettuando i lavori.

Proprio i tecnici hanno sottolineato come i lavori stiano procedendo in maniera spedita, dopo aver superato i problemi che si sono presentati durante l’intervento e che vanno dai numerosi ritrovamenti archeologici che hanno richiesto un’accurata attività di documentazione e di gestione dei reperti con conseguente rallentamento dell’esecuzione dei lavori, al rinvenimento di numerosi elementi architettonici ed edilizi dovuti a interventi che si sono stratificati nel corso dei secoli e che ha richiesto opere più complesse di quanto previsto, fino ai fisiologici ritardi nelle consegne dei materiali e tutti i problemi logistici legati al fatto di un cantiere di una tale dimensione all’interno di un contesto urbano come quello del centro storico di Lucca. Adesso si procede verso il completamento della prima porzione del complesso, che sarà ultimato entro il mese di marzo.

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“Abbiamo seguito questo cantiere passo dopo passo – dice il presidente Luca Menesini – e, finalmente, possiamo dire quei problemi che inizialmente ci hanno rallentato rispetto ai tempi che ci eravamo dati, sono superati e a marzo potremo vedere completata una sostanziale porzione del complesso. Nei mesi immediatamente successivi si completerà l’intervento, dando così modo ai due istituti di effettuare il trasloco durante la pausa estiva e, quindi, iniziare l’anno scolastico nella ritrovata sede di via San Nicolao. La scelta della consegna delle aule tutte insieme è stata concordata con la scuola, per venire incontro alle esigenze didattiche dei due Istituti che, in questo modo, non devono dividersi su più sedi, ma potranno iniziare l’anno in una sede unica”.

“Tutta la comunità scolastica aspetta con ansia il rientro nella sede di via San Nicolao – commenta la dirigente scolastica Emiliana Pucci – poiché in questi anni abbiamo vissuto un forte senso di precarietà e adesso sentiamo tutti quanti il bisogno di spazi più adeguati. La scuola oggi si è arricchita di tante attività che costituiscono un’offerta formativa sempre più ampia e variegata e per dispiegare tutta la sua efficacia ha bisogno di tempi e spazi che vanno sicuramente oltre la singola aula. Siamo fiduciosi che questo possa avvenire nei tempi stabiliti”.

L’INTERVENTO

Il complesso di San Nicolao si estende su una superficie di quasi 10mila metri quadri ed è al centro di un complesso intervento di adeguamento strutturale sia di natura statica, sia di miglioramento della sicurezza antisismica. Dichiarato inagibile nel giugno 2018 a seguito di indagini diagnostiche che lo fecero dichiarare ‘non adatto a fini didattici’, nel settembre successivo ha visto il trasloco forzato delle due scuole Paladini e Civitali nei locali dell’Itc ‘Carrara’ e nei moduli prefabbricati per il ‘Civitali’, mentre per il ‘Paladini’ si sono aperte le porte della Palazzina 6 del Campo di Marte e, anche in questo caso, dei moduli prefabbricati nei cortili nell’area del parcheggio pubblico del vecchio ospedale.

L’edificio – il cui nucleo originario è risalente al 1300 – è soggetto a vincolo storico e monumentale e, nel corso dei secoli, è stato interessato da vari interventi di ampliamento e adeguamento, anche mediante accorpamento di edifici esistenti. Negli Anni Ottanta vennero eseguiti degli importanti lavori di ristrutturazione da parte del Comune di Lucca (proprietario dell’edificio) e, successivamente, della Provincia, che è intervenuta negli Anni Duemila e, più recentemente, nel 2014 e 2015 per il consolidamento di una porzione della copertura.

L’intervento in atto riguarda fondamentalmente il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; l’abbattimento delle barriere architettoniche e interventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico. Divengono, inoltre, parte del complesso scolastico anche gli spazi che in passato erano utilizzati per la scuola materna (adesso trasferita in un’altra sede) e quelli occupati da due appartamenti di edilizia residenziale pubblica, per i quali il Comune di Lucca ha consentito lo spostamento dei nuclei familiari in altre strutture in modo che anche questi spazi sono oggetto di interventi per la modifica della destinazione d’uso, l’adeguamento alle norme tecniche sulle costruzioni e alla normativa antincendio per l’attestazione dell’agibilità ai fini scolastici.

Il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale prevede la sostituzione di elementi lignei deteriorati; il rinforzo delle strutture murarie verticali; la sostituzione di alcuni solai interpiano e di copertura; il consolidamento generale delle strutture orizzontali (volte e solai); il rinforzo di pareti secondarie; il consolidamento di alcune porzioni di tetto non interessate dai recenti interventi realizzati dall’ente di Palazzo Ducale. Proprio effettuando questi interventi, sono venute alla luce numerose discontinuità strutturali oltre a canne fumarie inutilizzate di dimensioni consistenti che hanno richiesto delicati interventi di consolidamento delle strutture murarie.

Un’attenzione particolare è posta alle prestazioni energetiche globali, con interventi che riguardano gli impianti termici e meccanici, antincendio, il completo rifacimento degli impianti sanitari e dei servizi igienici, nonché la completa sostituzione degli infissi esterni ed interni. Saranno realizzati dei pavimenti radianti e il portico del primo piano presenterà una chiusura a vetri, in modo da garantire collegamenti protetti fra aule e laboratori. Inoltre, è prevista la pressoché completa eliminazione delle barriere architettonica, al fine di rendere le due scuole completamente accessibili per tutti.

IL QUADRO ECONOMICO

I lavori hanno costo complessivo di 13 milioni 455mila euro (circa 10 milioni di importo lavori). Di questi 10,5 milioni sono finanziati attraverso mutui BEI (Banca Europea degli Investimenti), mentre le restanti risorse economiche (2 milioni e 950mila euro) provengono direttamente dalla Provincia, mediante contrazione di mutuo con l’Istituto del Credito Sportivo che, nel 2021, ha aperto una specifica linea di finanziamento per i beni culturali a tasso zero, ammortizzabile in 25 anni di cui l’amministrazione provinciale – fra i primi enti pubblici in Italia – si è avvalsa. I lavori sono svolti da una Rti, costituita da C.M.S.A., Società cooperativa di Montecatini Terme e Cooperativa Archeologica Società cooperativa di Firenze.

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