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sabato, Novembre 23, 2024

Slow Food, serate dedicate all’olio Quercetano e alla Guida alle Osterie. Due locali versiliesi ottengono la Chiocciola

Doppio appuntamento a Seravezza promosso da Slow Food. Domenica 26 novembre sarà celebrata la Giornata Mondiale dell’Olivo con una degustazione di olio Quercetano e una cena a tema al ristorante “Antico Uliveto” di Pozzi, mentre martedì 28 sono in programma all’Istituto Alberghiero “Marconi” la presentazione della Guida alle Osterie d’Italia 2024 e una cena a cura degli chef dei locali premiati che si trovano sui territori delle Condotte Slow Food “Terre Medicee e Apuane” e “Versilia”.

Per quanto riguarda il primo appuntamento, ricordiamo che il Consiglio esecutivo dell’Unesco ha proclamato il 26 novembre di ogni anno come Giornata dell’Olivo, in quanto, come spiega l’Accademia dei Georgofili, “l’olivo è simbolo di pace, saggezza e armonia, contribuisce allo sviluppo economico e sociale sostenibile dei popoli”. Quindi, celebrare questa Giornata “contribuisce alla promozione dei valori universali che uniscono gli esseri umani e le culture, nonché alla protezione di questo albero millenario e alla conservazione del suo valore perenne”.

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Come noto, la Condotta “Terre Medicee e Apuane” ha posto al centro della propria azione la varietà autoctona dell’olivo Quercetano, coltivata da secoli nell’area della Versilia e di Montignoso e  dal 2017 Presidio Slow Food.  “La coltura dell’olivo in Versilia – spiega la Fondazione Slow Food – ha avuto nel corso dei millenni un’importanza primaria nell’economia locale imprimendo anche al paesaggio caratteristiche precise. Nel Medioevo la Piana di Querceta, grazie alla sua conformazione morfologica non subì il fenomeno dell’impaludamento e mantenne in buona parte le tradizionali colture d’olivo, oggetto anche all’epoca di un contenzioso tra pisani e lucchesi che si affrontarono in una terribile battaglia proprio su questo territorio. L’olio della Versilia infatti serviva ai pisani come merce di scambio per i loro commerci con gli arabi e aveva addirittura valore di moneta”.

Quanto alle caratteristiche, l’olivo Quercetano è “una pianta vigorosa con un caratteristico andamento verso l’alto del tronco e con i rami giovani penduli. Le foglie sono lunghe e strette, di colore verde lucente. L’oliva è piccola, di forma ovoidale leggermente allungata in punta”. Invece l’olio ha “un aspetto limpido o leggermente velato e colore verde oliva dorato. E’ mediamente fruttato e delicato, con un giusto equilibrio tra l’amaro e il piccante, ricco di sentori che richiamano l’erba fresca tagliata e le erbe aromatiche. L’oliva quercetana – sottolinea Slow Food – , a causa delle piccole dimensioni delle olive e del rapporto polpa-nocciolo sfavorevole rispetto ad altre varietà, è attaccata in ritardo dalla mosca delle olive e quindi consente di ottenere una qualità migliore a parità di data di raccolta”.

Quindi, per far conoscere i pregi del Quercetano, il 26 novembre si svolgerà un’iniziativa aperta a tutti con inizio alle ore 20 presso il ristorante “Antico Uliveto”. Il programma prevede l’incontro con i produttori e una degustazione di olio Evo Quercetano annata 2023, cui seguirà una cena a tema con il seguente menù: flan di castagne su vellutata di ricotta e olio Evo Quercetano; zuppa di patate con orzo perlato; gallina bollita con patate montate all’olio Evo Quercetano; zabaione emulsionato con l’olio Evo Quercetano. Per informazioni: tel. 0584-768882 o 328-5777902.

La nuova Guida (foto dalla pagina Facebook della Condotta Slow Food “Terre Medicee e Apuane”)

Due giorni dopo, la sede del “Marconi” in via XXIV Maggio ospiterà il secondo appuntamento, ovvero la serata “Versilia dal mare ai monti” (inizio alle ore 20). Come detto, dapprima sarà presentata la trentaquattresima edizione della Guida che accompagna gli appassionati di enogastronomia nella ristorazione italiana più autentica, raccontata tramite le visite e le recensioni di oltre 230 collaboratori. In totale sono 1.752 i locali segnalati tra osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti, mentre sono 311 (di cui 28 in Toscana) gli indirizzi premiati con la Chioccola per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food. Osterie d’Italia 2024 vede la conferma di tutti i locali versiliesi già inseriti nella precedente edizione, ma con una importante novità: il conferimento della Chiocciola al “Quinto Quarto” di Camaiore  gestito da Nicola Cortopassi e Sara Biancalana, e al “Peposo” di Pietrasanta dello chef Manuel Di Gregorio.

Sara Biancalana del “Quinto Quarto”

Il menù è un vero e proprio viaggio alla scoperta di sapori antichi e poco noti del territorio. Questi i piatti proposti dalle osterie versiliesi, piatti che saranno elaborati a più mani: crispi di razza; tartare di pottino ed erbi spontanei; zuppetta di stiaccione e frascone croccante; maltagliato con ragù bianco di coniglio; cinghiale in un umido con polenta di maranino rosso; frolla di farina di castagne con ricotta e miele di spiaggia. Il tutto accompagnato dai vini delle aziende Giardini Ripa di Versilia e Tenuta Palatina.

Partecipano alla serata le osterie “Quinto Quarto” di Camaiore, “Peposo” di Pietrasanta, “Il Buonumore” di Viareggio, “Da Luciano” a La Culla, “Sotto La Loggia” di Pomezzana, “Chiosco nel bosco” di Camaiore, “La Bottega” di Pietrasanta, “Teresa Bistrot sul Mare” di Viareggio. Alla realizzazione della cena contribuiranno gli studenti del “Marconi”. Posti limitati, per info e prenotazioni 348-3343715 (Manuel), telefono e WhatsApp.

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