Da musa dell’incomunicabilità a spigliata commediante: non c’è dubbio che Monica Vitti (1931-2022) sia stata un’attrice di grande versatilità, a suo agio sia sul registro drammatico che su quello comico. Alla grande attrice italiana venuta a mancare l’anno scorso è dedicato il prossimo incontro sul cinema promosso dall’Associazione L’Uovo di Colombo. “Monica Vitti, l’attrice totale” è appunto il titolo della serata in programma martedì 28 novembre alle 21, nella sede di via Matteotti 180 a Viareggio (ingresso libero).
Dopo l’incontro sul cinema comico toscano, si parlerà dunque di una importante protagonista del grande schermo. Per Maria Luisa Ceciarelli (questo il nome anagrafico) non fu facile intraprendere la strada di attrice. Dovette superare l’opposizione della famiglia e incontrò ostacoli per l’ammissione all’Accademia di arte drammatica, a causa del timbro di voce che veniva giudicato inadatto alla recitazione.
Poi l’incontro con Michelangelo Antonioni, che ne fece una diva del cinema impegnato, con i film ispirati al tema della “alienazione”: da “L’avventura” a “La notte”, da “L’eclisse” a “Deserto Rosso”. Nel 1968 la trasformazione: Mario Monicelli la consacrò come protagonista della commedia all’italiana. Il film era “La ragazza con la pistola”: da lì una serie di commedie brillanti, al fianco di Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e altri campioni del cinema italiano, film che la fecero conoscere anche dal grande pubblico: era la prima volta che un’attrice affascinante “funzionava” bene nel cinema comico.
Sarà una chiacchierata semplice, condotta con approccio divulgativo, su un tema che promette di destare interesse. Il giornalista Umberto Guidi avrà il compito di sviluppare l’argomento.
