Amarezza, preoccupazione ma anche netta volontà di preservare l’identità forte e storica dello “Stagi”: così il sindaco e assessore alla cultura di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, ha accolto la notizia della possibile fusione del “Don Lazzeri-Stagi” con il “Chini” di Lido di Camaiore, risultato di tabelle e conteggi definiti a livello nazionale.
“Mi sono attivato subito con il dirigente scolastico Cipolletta e l’assessore regionale Nardini, nei giorni scorsi, per capire i meccanismi e soprattutto i rischi reali, per la nostra scuola – spiega Giovannetti – e, purtroppo, il margine di manovra mi è sembrato subito estremamente ristretto, se non addirittura inesistente. Trovarsi a parlare di accorpamento a pochi giorni dall’apertura del cantiere, atteso da decenni, per il rifacimento dello “Stagi” sembra quasi una beffa ma non ci arrendiamo”.
Il primo cittadino ha ribadito all’assessore regionale (e lo farà anche in sede ministeriale, al titolare del dicastero all’istruzione Giuseppe Valditara) il carattere identitario e unico, rispetto alle altre realtà scolastiche del comprensorio, che lo “Stagi” ha rispetto alla città di Pietrasanta e al mondo dell’arte e dell’artigiano che rappresentano, a loro volta, la matrice della “Piccola Atene” della Versilia. “E su questo punto – prosegue Giovannetti – non si discute: parliamo di un’istituzione con oltre due secoli di vita, che fin dalla sua nascita è stata punto di riferimento e leva di sviluppo per l’industria marmifera versiliese e dell’artigianato artistico e che, ancora oggi, conserva un rapporto speciale con la comunità cittadina, ben oltre i termini canonici che possono unire una scuola con il territorio che la ospita. Lo “Stagi” è Pietrasanta, fa parte della nostra storia, del nostro presente e soprattutto del futuro: terremo aperto ogni canale di dialogo istituzionale, affinché questo valore non solo non venga scalfito ma che possa essere ancora più protetto e rafforzato, recuperando, magari, in futuro, anche l’autonomia completa”.
Il primo cittadino continuerà a seguire personalmente lo sviluppo dell’ipotizzata “fusione” e conferma la sua disponibilità alla comunità scolastica per individuare insieme le azioni più efficaci a tutela dell’identità dello “Stagi”, qualunque sia il futuro assetto che le disposizioni statali indicheranno per il comprensorio versiliese.