Rossa il must che rispetta la tradizione, bianca per un tocco di eleganza, glitterata per stupire. La varietà Micky Mouse è invece la novità di questa stagione con i suoi particolarissimi petali tondeggianti che assomigliano alle orecchie del topolino della Walt Disney. Sono i trend delle prossime festività per le Stelle di Natale, presenti in oltre 4 case su 10 (42%) secondo Ixè, che nel corso degli ultimi anni si sono arricchite di tantissime varietà e gamme di colori per assecondare mode e richieste di un mercato sempre più esigente. In vaso, grande o mini, a forma di alberello o addirittura piramide, la Stella di Natale ha un posto assicurato nelle case e nel cuore degli italiani alimentando un giro d’affari che vale, per la sola Toscana, tra i 12 ed i 13 milioni di euro.
Con 5 milioni di esemplari il Granducato è infatti il principale polmone produttivo a livello nazionale, 3 milioni dei quali prodotti nelle serre e nei vivai tra Viareggio e la Versilia. A dirlo sono Coldiretti Toscana e Affi, l’associazione floricoltori e fioristi italiani ricordando che le Stelle di Natale sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa, una forma affascinante tanto che il suo nome latino “Euphorbia pulcherrima” significa bellissima.
“La Stella di Natale è un prodotto floricolo vitale per il florovivaismo. Lo è ancora di più per il distretto Viareggio-Versilia che si è fortemente specializzato in questa produzione che porta le festività nelle nostre case ma che abbiamo scoperto essere uno straordinario alleato contro l’inquinamento degli ambienti domestici. Non è solo una pianta bella, positiva, calda, è un depuratore naturale – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – . La devastante ondata di maltempo che ha colpito la nostra regione ad inizio novembre ha messo in pericolo la produzione delle Stelle di Natale a causa delle forti raffiche di vento che hanno strappato e danneggiato le coperture di molte serre che i floricoltori sono riusciti a riparare con interventi a tempo record salvando così le piante. Ma non è stato un anno facile nemmeno per un prodotto molto richiesto dai consumatori che continua a risentire dei rincari energetici e degli altri fattori produttivi come concimi, vasi ed imballaggi. Rincari che assorbono quasi completamente i produttori che, per restare sul mercato, hanno ridotto al minimo storico le loro marginalità. Dietro ogni singola stella ci sono cinque mesi di lavoro”.
A spaventare continuamente il distretto della Stella di Natale è il costante aumento dei costi di produzione, soprattutto energetici che gli shock del mercato destabilizzati dalle speculazioni post Covid, dalle guerre e dalle tensioni internazionali, hanno fatto aumentare del 60% in cinque anni a fronte di un adeguamento, all’origine, di appena del 10%. Nonostante difficoltà e criticità, le aziende specializzate hanno virato sulla sostenibilità per contrastare i “nemici” della poinsettia, insetti e parassiti, che danneggiano le piante.
I nuovi alleati dei floricoltori sono gli insetti antagonisti che “liberati” vigilano sulle piante e lottano (e sconfiggono) con gli insetti alieni. Una svolta green che rafforza la “scoperta” del potere depurativo della poinsettia. Insieme al ciclamino infatti, la poinsettia è un formidabile filtro naturale contro l’inquinamento indoor. Ad evidenziarlo è stato un recente studio dell’istituto per la bioeconomia del Cnr presentato da Coldiretti Toscana, AssoFloro, Anci e Affi. La stella di Natale ha capacità di assorbire il formaldeide presente in colle, solventi, pavimenti, rivestimenti oltre che nelle sigarette, benzene presente nelle vernici e fumo di sigaretta e xilene prodotte da stampanti, fotocopiatrici e computer. Non solo bella, la Stella di Natale è un’alleata della nostra salute.
Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.oscana, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca, canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana” e canale Telegram “coldirettitoscana”