Riceviamo e pubblichiamo in anteprima un articolo di Christian Dominici che sarà pubblicato sul prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia e finanza diretto da Gianfranco Antognoli. Il noto tributarista analizza i principali trend del nuovo anno, al quale guarda con ottimismo.
All’inizio di ogni nuovo anno, viene quasi spontaneo cercare di pensare a quali saranno i principali trend con cui ci confronteremo nell’anno venturo. Una breve disamina per punti, e per vedere se, a fine 2024, avremo azzeccato un po’ di previsioni oppure no.
I valori e l’impresa
I valori ESG non sono un modo per fare marketing. Le aziende che utilizzano i valori ESG semplicemente per farsi pubblicità e per pulirsi la coscienza avranno danni economici di lungo periodo ben superiori rispetto ai presunti vantaggi di marketing ed economici di breve periodo. Dopo la pandemia i valori di fondo di tutti noi sono profondamente cambiati, siamo molto più attenti all’utilizzo del nostro tempo, al bilanciamento tra lavoro e vita privata, e richiediamo alle aziende un coinvolgimento vero e non fittizio, nel miglioramento del mondo in cui viviamo. Per gli imprenditori questa è una sfida epocale, ma
imprescindibile.
Le relazioni sociali
I social network hanno ormai dimostrato di non essere strumenti efficienti per relazioni sociali di rilievo nel mondo del business. Peraltro anche molte piattaforme di comparazione e di acquisto on line stanno diminuendo il loro volume di affari e dimostrano di essere efficienti sono per transazioni di basso valore unitario. Il 2024 per chi vuole fare veramente business, sarà l’anno in cui riscopriremo le relazioni personali di rilievo da gestire e manutenere accuratamente, al posto dei social networks.
Città inclusive
Il mercato immobiliare italiano si è ormai completamente spostato dalle seppur ricche province, alle città di Milano, Roma ed a poche locations esclusive di vacanza. La maggior parte degli investimenti immobiliari delle famiglie – soprattutto nel momento in cui i figli iniziano a frequentare l’università – si è spostato nella città di Milano, che continua ad avere prezzi in continua ascesa e non risente del calo mutui. Gran parte degli investimenti immobiliari di pregio a Milano, sono finalizzati all’investimento dell’eccedenza di liquidità delle famiglie e quindi non necessitano di leva finanziaria.
Milano è l’unica città italiana che offre ai giovani volenterosi la reale possibilità, partendo da zero di cambiare la propria vita. Milano ha l’obbligo morale di lavorare a fondo sull’inclusività dei giovani, deve creare formule di housing in centro e non in periferia – la città va vissuta e non attraversata per gli aperitivi – per i giovani che iniziano a studiare ed a lavorare.
La tecnologia
La tecnologia c’è, ed è li per rimanere. Come è successo alla fine degli anni 90 per internet, dal 2024 in avanti la vera sfida per le imprese sarà l’intelligenza artificiale. Come al solito vincerà non chi troverà una formula accattivante per quotare in poco tempo la propria start-up, ma soltanto chi investirà anni in errori, ricerche, studi, ed alla fine riuscirà davvero a trovare il modo migliore per integrare nel proprio business l’intelligenza artificiale.
La visione e l’execution
Siamo un Paese piccolo, a prevalenza PMI, ma siamo dei grandi visionari ed innovatori. Il successo delle nostre imprese è sempre stato quello di avere una visione, di cambiare la strada, di innovare, di occupare le nicchie – anche del design e del lusso – che le grandi multinazionali non riescono a coprire. Non dobbiamo essere però troppo furbi. L’execution batte sempre la mera visione. Nel Vostro lavoro, non preoccupatevi di essere i più visionari, preoccupiamoci tutti di fare al meglio possibile la piccola parte del nostro lavoro in cui vogliamo essere i migliori, non solo arriveranno risultati insperati, ma facendo bene questa piccola parte probabilmente arriveranno anche le idee per fare più in grande e meglio, e non viceversa.
L’ambiente economico
Il 2024 sarà l’anno della riduzione dei tassi di interesse prima del previsto, e questa è una ottima notizia per il nostro Paese e per le nostre imprese. Non è che l’inflazione è stata definitivamente sconfitta. Semplicemente: i prezzi degli assets sono e rimarranno alti in tutto il mondo, le economie del mondo intero – anche le più aggressive – crescono ormai con tassi vicini allo zero – non è infatti possibile crescere continuamente – di conseguenza l’unico modo per far crescere l’economia rimane quello di mantenere i tassi di interesse, non pari a zero, ma comunque accomodanti, in modo da consentire maggiori investimenti alle imprese e maggiori consumi alle famiglie.
Per il nostro Paese e per le PMI italiane, la riduzione dei tassi di interesse è un’ottima notizia, farà ripartire i prestiti bancari alle imprese – anche grazie al fatto che è ormai stata chiarita la misura strutturale del Medio Credito Centrale – e colmerà almeno in parte il credit crunch che le PMI italiane hanno subito nel corso del 2023.
Ne riparliamo a fine 2024 e vediamo se i trend di cui sopra erano corretti.