“Il percorso di riattivazione di Cava Ceragiola dovrà superare una fitta rete di controlli da parte di Regione Toscana, Comune di Pietrasanta, organi tecnici ed esperti di settore, a garanzia della sua massima compatibilità urbanistica e ambientale”: il sindaco Alberto Giovannetti rassicura i cittadini di Castello, Vallecchia e borghi limitrofi sull’attenzione che l’intero comparto istituzionale riserverà al sito estrattivo posto al confine con Seravezza.
E ne chiarisce i contorni tecnici: “Nel piano cave adottato dalla Regione nel 2019 – spiega – Cava Ceragiola è individuato come giacimento potenziale con una capacità estrattiva di 60 mila metri cubi. In conseguenza di questa previsione, il proprietario del sito ha presentato un’istanza di riconoscimento della cava, negli stessi termini in cui è identificata dalla Regione, da inserire nel piano strutturale e operativo in adozione. E il Comune non poteva astenersi dall’accoglimento di questa sua istanza”.
La richiesta del privato è riferita all’estrazione in galleria e include un ripristino ambientale di tutto l’ambito di cava: “Il percorso è molto lungo – prosegue Giovannetti – dopo l’approvazione dei due strumenti urbanistici oggi ‘in osservazione’, il privato dovrà presentare un piano di estrazione alla Regione Toscana e, successivamente, un piano attuativo al Comune. Il tutto all’interno di una fitta rete di autorizzazioni richieste dalla legge, a più livelli”. Ed è questa la garanzia per i cittadini “e per l’amministrazione stessa – conclude il sindaco di Pietrasanta – visto che dalla correttezza legale di questi atti dipende la sostenibilità della cava dal punto di vista dei rumori, della viabilità e dell’ambiente circostante. Elementi che, naturalmente, sono per noi di massima priorità”.