Era il 18 marzo del 2005 quando, a seguito di un incendio sul monte di Ripa, venne inviato sul posto il Canadair della Protezione Civile con a bordo Stefano Bandini, 38 anni di Teramo, sposato e padre di una bambina, e Claudio Rosseti, 44 anni di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena. Durante uno dei sorvoli sul territorio, per riempire il serbatoio con l’acqua prelevata in mare, il Canadair urtò i cavi dell’alta tensione che provocarono un incendio al velivolo. I due piloti tentarono, nonostante la grave avaria, di raggiungere la spiaggia ma, una volta resisi conto dell’impossibilità di arrivare al mare, orientarono il Canadair in modo da non mettere a repentaglio la vita di quanti abitavano o transitavano sotto lo spazio di volo. L’aereo precipitò a Vittoria Apuana e nell’impatto i due piloti persero la vita.
In occasione del 17° anniversario dell’incidente i comuni di Forte dei Marmi e di Seravezza hanno organizzato una cerimonia congiunta che si svolgerà venerdì 18 marzo. La commemorazione inizierà alle ore 11,30 con la deposizione di una corona di alloro al monumento in piazza Henry Moore a Vittoria Apuana; seguiranno i saluti dei sindaci Bruno Murzi e Lorenzo Alessandrini, e gli interventi delle autorità. Inoltre, l’amministrazione comunale di Seravezza renderà omaggio ai due piloti con un momento di raccoglimento presso la scultura nel palazzo civico di piazza Matteotti a Querceta: il presidente del consiglio comunale, Marco Pellegrini, deporrà un mazzo di fiori all’opera in acciaio che raffigura un’ala di aereo e che porta la firma dello scultore e architetto milanese Franz Teodoro Sartori, versiliese di adozione, scomparso nel 2000. L’opera fu donata anni fa al Comune e alla comunità seravezzina dalla famiglia dello scultore e dal critico d’arte Lodovico Gierut, in memoria dei due piloti e di Marta Gierut, scomparsa prematuramente.
“Il nostro Comune conserva memoria grata per il sacrificio di questi due giovani ed eroici piloti – commenta Marco Pellegrini – un sentimento che è e rimarrà sempre vivo nel nostro cuore per l’alto esempio di spirito di servizio a favore della comunità, sino a sacrificare la propria vita come estremo atto di altruismo. Non possiamo dimenticare questo gesto di generosità con cui sacrificarono la loro vita per salvare quella di tante altre persone che avrebbero potuto rimanere coinvolte nell’incidente”. “Quanto accaduto in quel tragico giorno è ancora vivo in tutti noi – aggiunge il vice sindaco Adamo Bernardi – e riteniamo doveroso conservare la memoria di questi due coraggiosi piloti. A questo proposito vogliamo ripensare il posizionamento della scultura che, a seguito della chiusura del palazzo civico di Querceta, non ha più motivo di rimanere lì ma dovrà essere trasferita in un ambiente più consono alla fruibilità pubblica e al mantenimento del ricordo da parte di tutta la nostra comunità”.