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venerdì, Novembre 22, 2024

“Believe in Spring”, è nel segno della primavera il nuovo album di Michela Lombardi dedicato a Michel Legrand

Un inno alla primavera: è il nuovo lavoro discografico firmato Michela Lombardi, dedicato alla musica di Michel Legrand e arrangiato dal pianista Piero Frassi, intitolato non a caso “Believe in Spring” (HOG Productions), che sarà disponibile sulle principali piattaforme digitali da giovedì 21 marzo, il primo giorno di primavera, la stagione evocata dal titolo, che è un’abbreviazione del toccante brano di Legrand (ma tanto caro anche al pianista jazz Bill Evans) You Must Believe In Spring.

Il trio che accompagna Michela Lombardi (voce) è una brillante e affiatata formazione costituita da Piero Frassi (arrangiamenti, pianoforte, Fender Rhodes), Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Andrea Beninati (batteria e violoncello), che in due tracce si arricchisce del sax tenore di Dimitri Grechi Espinoza. La tracklist del CD consta di undici brani scaturiti dal genio di Michel Legrand (Parigi, 1932-2019), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra francese noto per aver composto oltre 200 colonne sonore cinematografiche e televisive, oltre a molte canzoni memorabili.

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Già nei precedenti lavori dedicati a Sting, ovvero Shape Of My Heart – The Music Of Sting (2019) e When We Dance – The Music Of Sting vol. 2 (2021), la cantante versiliese e il trio capitanato dal pianista pisano avevano omaggiato il compositore francese Michel Legrand, con il quale l’artista britannico e leader dei Police aveva collaborato cantandone i temi più belli: con questo pretesto, Michela aveva inciso nel primo disco una cover di The Windmills Of Your Mind particolarmente fortunata (al momento ha superato i 675.000 streaming) e nel secondo la ballad What Are You Doing The Rest Of Your Life.

Generato in chiave jazz, con i consueti tempi jazz-waltz, ballad e swing, ma arricchito da influenze soul, oltre che da qualche groove netto e ben definito (tutti mondi sonori in cui la versatile vocalità dalle suadenti sfumature timbriche blue-eyed soul della raffinata cantante jazz Michela Lombardi è perfettamente a suo agio), Believe In Spring è un appassionato omaggio a uno degli autori di canzoni più prolifici del ‘900, amato – oltre che da Sting – anche da un’interprete di prima categoria come Barbra Streisand.

Anche grazie agli eleganti arrangiamenti partoriti dall’ispirata vena creativa del pianista Piero Frassi, il disco dona una veste più moderna alla musica del compositore francese, sia dal punto di vista del sound che sotto l’aspetto armonico e ritmico. Il tutto ulteriormente enfatizzato da due purissimi talenti del jazz nazionale come il contrabbassista livornese Gabriele Evangelista e il batterista e violoncellista senese Andrea Beninati, il primo nell’attuale sezione ritmica del famoso pianista jazz e compositore Stefano Bollani anche in “Via dei Matti N°0”, programma di successo su Rai 3, e il secondo molto attivo al fianco della cantautrice Emma Nolde. A impreziosire il tutto, due assoli tenorsassofonista livornese (ma di origini russe e peruviane) Dimitri Grechi Espinoza sulla ballad What Are You Doing The Rest Of Your Life e sul jazzwaltz The Summer Knows.

I brani

Il disco si apre con il brano forse più pop e radiofonico, How Do You Keep The Music Playing?, una canzone del 1982 che Michel Legrand scrisse con i grandi lyricist Alan & Marilyn Bergman per il film “Best Friends” e portato in classifica dalle favolose voci soul di Patti Austin & James Ingram. Come mantenere un rapporto passionale e vivo come nei primi tempi dell’innamoramento, anche col passare del tempo? A questa domanda Legrand suggerisce la risposta di rimanere i migliori amanti e i migliori amici, cercando ogni giorno di fare del proprio meglio mentre il rapporto cresce: solo così la musica potrà continuare – con un po’ di fortuna – per sempre.

A seguire, un’atmosfera da jazz europeo con l’andamento even-eighths del nostalgico Once Upon A Summertime, il cui testo in inglese fu adattato dal grande Johnny Mercer (il tema dell’avvicendarsi delle stagioni – e dei ricordi e delle consapevolezze che ciò porta con sé – è molto ricorrente nei titoli dei brani di Legrand).

Watch What Happens, terzo brano in scaletta, è molto legato alle interpretazioni memorabili di Frank Sinatra (di cui Lombardi e Frassi mantengono lo swing) e di Shirley Horn (che la ammorbidì in una languida bossanova), ma qui si arricchisce di un arguto vocalese a firma Lombardi-Frassi.

Da un’intuizione di arrangiamento di Michela Lombardi scaturisce poi una velocizzazione uptempo – con l’aggiunta di battute d’attesa nel bridge – del tema (che nasce invece lento e malinconico) di I Will Wait For You, fra i temi del film “Gli ombrelli di Cherbourg” (1964) con Catherine Deneuve e Nino Castelnuovo. Qui Michela Lombardi dà prova di uno scat fluente ed energico che ricorda molto la collega californiana Tierney Sutton, stilisticamente in linea con la rossa jazzista toscana.

Come si è detto, The Windmills Of Your Mind era già stata registrata nel 2019 da Michela Lombardi nel suo primo dico dedicato a Sting, sempre con Frassi ed Evangelista (ma in quel disco c’era Bernardo Guerra alla batteria): non poteva però mancare in una raccolta dedicata a Legrand questa sua iconica composizione, e allora in queta versione Frassi passa al Fender Rhodes e aggiunge nuove sonorità a un brano familiare.

What Are You Doing The Rest Of Your Life? (testo in francese di Eddy Marnay, in inglese di Alan e Marilyn Bergman e musica di Michel Legrand) era già presente nel precedente disco di Michela Lombardi, When We Dance – The Music Of Sting vol. 2 (Oceantrax, 2021): ma mentre lì era cantato anche per metà in francese (Que Feras-Tu De Ta Vie è infatti il titolo originale) e l’assolo era affidato a Piero Frassi al pianoforte, qui è cantato solo in inglese ed è impreziosito dal solo del tenorsassofonista livornese (ma di origini russe e peruviane) Dimitri Grechi Espinoza.

La traccia del disco è la deliziosa Martina (Les Enfants Qui Pleurent), già nel repertorio della cantante e chitarrista Caterina Valente: qui Michela Lombardi canta il testo in francese, e l’arrangiamento di Frassi con impreziosisce – con un assolo scritto eseguito all’unisono da contrabbasso e voce – il tema originale in maniera inedita.

Il sax è presente anche su un altro brano, la struggente The Summer Knows (colonna sonora del film “Summer Of ’42”): per questo brano Michel Legrand ottenne il Premio Oscar come “Migliore Colonna Sonora”, nel 1972.

Non può mancare la canzone da cui è estratto il titolo del disco: You Must Believe In Spring è un mirabile esempio compositivo di come si possa costruire un brano a partire da un’idea ritmico-melodica che viene ripetuta, traslata, variata sapientemente come a disegnare un cerchio che si apre e si chiude, proprio come avviene nel ciclo delle stagioni. La melodia quasi barocca – non priva di passaggi che mettono alla prova l’agilità vocale, una prova qui brillantemente superata – si snoda distribuendo parole di saggezza che invitano a non disperare, ma a credere che l’inverno (del cuore) dovrà necessariamente cedere il posto a una nuova primavera, a un nuovo amore.

La penultima traccia, dal titolo Where’s The Love, è ancora un tema dal film “Gli Ombrelli di Cherbourg”: uno swing dalla melodia apparentemente semplice ma costellata da cromatismi e intervalli inusuali che la rendono particolarmente gustosa, e anche qui Michela Lombardi ci regala un virtuosistico intermezzo di vocalese firmato insieme a Frassi.

Infine, il disco si chiude con una gemma in trio voce, pianoforte e violoncello: On My Way To You è una melodia commovente con un testo (ancora dei formidabili Alan & Marilyn Bergman) in cui si riconosce che ogni cosa, alla fine, va come deve andare: «se avessi cambiato anche solo una cosa di ciò che è andato perso, non avrei mai trovato la mia strada verso di te». Questo disco è stato concepito in origine circa otto anni fa, ma se fosse cambiato qualcosa, se fosse uscito prima, non ci sarebbero state le consapevolezze, i ricordi, insomma i racconti in più che il tempo – che tanto toglie e tanto dà – concede di raccontare.

Sul disco Believe In Spring, la cantante Michela Lombardi dichiara: “Avevamo flirtato con i temi di Michel Legrand disseminando cover nei due dischi precedenti – quelli dedicati a Sting – e ci pareva il momento di dedicare un disco interamente al lui e alle sue melodie avvolgenti, tipicamente francesi nel loro reiterare – ma mai in maniera prevedibile – molteplici variazioni su una frase di partenza. Con Piero Frassi suoniamo insieme da ventisei anni, per cui l’intesa fra noi è ormai telepatica – e anche con Gabriele Evangelista c’è un rapporto ultradecennale. Andrea Beninati incanta sia alla batteria sia al violoncello. Tutto questo crea un feeling spontaneo e una stima reciproca che rendono tutto facile, quindi ciò fa sì che ogni canzone sia un fluire gioioso di tante diverse e coinvolgenti storie da raccontare”.

Biografia

Cantante dal timbro setoso, assai intensa nell’interpretazione di ogni singolo brano, Michela Lombardi è una musicista a tutto tondo, capace di spaziare fra svariati generi musicali con lodevole naturalezza e grande consapevolezza dei propri mezzi. Nel corso della sua brillante carriera ha condiviso palco e studio di registrazione con numerosi artisti di caratura nazionale e internazionale, fra i quali: Phil Woods, Don Byron, Steven Bernstein, Renzo Arbore, Renato Sellani, Marco Tamburini, Stefano Bollani, Danilo Rea, Riccardo Fassi, Piero Frassi, Gabriele Evangelista, Bernardo Guerra. Inoltre, è la voce del Nico Gori Swing 10tet – e collabora con la contrabbassista jazz Silvia Bolognesi nella Fonterossa Open Orchestra. Oltre che in Italia, dove si è esibita su palchi importanti come Umbria Jazz e JazzMI, la cantante toscana è stata apprezzata dal vivo pure al di fuori dei confini nazionali, ad esempio in Inghilterra, Francia e Israele, ed è molto amata in Giappone dagli appassionati di vocalità jazz. Per quanto concerne la sua attività discografica è doveroso menzionare i due dischi con il leggendario Phil Woods usciti nel 2010, oltre a Live To Tell (Dot Time Records, 2017), Shape Of My Heart – The Music of Sting (Atlantis-Saifam, 2019), When We Dance – The Music Of Sting vol. 2 (Oceantrax, 2021) e Pagine Vere (con Giovanni Ceccarelli e Luca Falomi, DaVinci Records, 2021). Il suo percorso artistico è stato ulteriormente arricchito dalla scrittura di un brano insieme al leggendario pianista e compositore statunitense Burt Bacharach, dalla vittoria del “Premio Ciampi” (2010) per la migliore cover, dall’incisione di jingle televisivi, oltre ad aver firmato e cantato brani per il cinema. Molto attiva anche nel campo della didattica, insegna canto jazz presso il conservatorio “Giacomo Puccini” di La Spezia.

Piero Frassi è un pianista jazz, compositore e arrangiatore di Pisa. Particolarmente incline all’accompagnare i cantanti, ma anche solista virtuoso dal pianismo policromatico, stilisticamente poliedrico e sostenuto da un’ottima padronanza strumentale, Frassi annovera collaborazioni di prestigio strette nell’arco della sua carriera con musicisti di fama nazionale e internazionale, tra cui: Lee Konitz, Phil Woods, Michael Baker, Emanuele Cisi, Fabrizio Bosso, Tullio De Piscopo, Ares Tavolazzi, Nico Gori, Walter Paoli, Piero Borri, Stefano “Cocco” Cantini, Lorenzo Tucci, Rosario Giuliani, Max Ionata, Massimo Moriconi, Massimo Manzi, soltanto per menzionarne alcuni. Da svariati anni accompagna la cantante Karima (all’anagrafe Karima Ammar) sui palchi più prestigiosi, oltre ad aprire i concerti di Burt Bacharach, Kenny Garrett, Simply Red, John Legend e Whitney Houston. Di recente, invece, ha accompagnato Andrea Bocelli e Matteo Bocelli nelle dirette televisive della BBC e in diversi concerti in giro per il mondo. Proprio all’estero, nello specifico, si è esibito in Svizzera, Francia, Cina, Stati Uniti, Thailandia e non solo.

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