Un doppio terzo posto. Nell’ultima delle tre prove della regular season della serie A1 a squadre e nella classifica generale del campionato. La Raffaello Motto si conferma tra le prime tre società d’Italia: un’ottima credenziale in vista della Final Six che assegnerà lo scudetto in programma a Torino il 6 e 7 aprile.
Sabato ad Ancona il team viareggino guidato dalla direttrice tecnica Donatella Lazzeri e dall’allenatrice Francesca Cupisti è salito sul gradino più basso del podio, andando però vicinissimo al successo: la Motto ha totalizzato 127.150 punti, chiudendo subito dietro a Fabriano (127.900) e Udinese (127.700) e davanti a San Giorgio ‘79 Desio (126.850). È stata una gara caratterizzata da un grandissimo equilibrio, con 4 squadre racchiuse in meno di un punto.
Darja Varfolomeev, al rientro dopo l’assenza nella prova di Forlì, si è resa artefice di una eccellente performance al cerchio, che le è valsa 35.450 punti. Sopra la barriera dei 30 anche Chiara Badii (che si è dimostrata ancora una volta su standard elevati: 31.600 alla palla) e Sofia Sicignano (reduce da un allenamento di controllo a Desio a margine dell’esibizione delle squadre di Italia e Azerbaigian: 31.350 alle clavette), mentre Chiara Puosi ha ottenuto 28.750 punti al nastro.
Con il terzo posto di Ancona la Motto termina la regular season con 75 punti, alle spalle di Fabriano (90) e Udinese (77): un piazzamento che permetterà alla società viareggina di essere testa di serie nella Final Six. In semifinale affronterà una tra San Giorgio ‘79 Desio, Forza e Coraggio Milano e Armonia d’Abruzzo Chieti (sarà il sorteggio a determinare la rivale delle viareggine, che in caso di successo si giocherebbero il titolo nella finale a 3 con le vincenti delle altre 2 sfide dirette).
“È stata una prova dal livello tecnico davvero altissimo, per questo il podio che abbiamo conquistato ha un valore immenso – spiega Donatella Lazzeri –: ci è mancata la vittoria per pochi decimi di punto, è vero, ma torniamo a casa con la consapevolezza di essere ancora una volta tra le migliori società d’Italia. Lo scudetto rimane un sogno, per vincerlo serve un’impresa clamorosa. Andiamo alla Final Six di Torino con la voglia di provare a realizzarla, ma senza perdere l’umiltà e l’unione che ci hanno sempre contraddistinto”.