Si è tenuto alla Croce Verde di Lido di Camaiore un incontro promosso dal Pd Versilia sul tema “Lavoro e Ambiente”, rivolto in particolare ai temi del sostegno al settore agricolo. Numerose le associazioni di categoria presenti, a cui è stata data priorità e tempi di ascolto: da Mirco Borselli di CGIL, a Massimo Gatti di CIA Toscana Nord, Marco Carmazzi di Coldiretti, Giovanni Bernicchi della CISL, oltre a interventi di agricoltori e operatori del settore come Alvaro Pardini del distretto del cibo in Versilia. Come interlocutori politici, i consiglieri regionali Mario Puppa e Valentina Mercanti e la deputata europarlamentare Camilla Laureti.
“Salvaguardare le piccole imprese agricole – spiega il Pd Versilia – , aiutandole nel percorso di transizione ecologica e digitale, poiché non hanno strumenti e risorse finanziarie e di personale, per assolvere i numerosi impegni burocratici delle normative, è uno degli argomenti che è stato più ricorrente”.
Mario Puppa ha sottolineato come le imprese agricole rappresentino un forte valore aggiunto nel tessuto sociale, essendo oltretutto “custodi del territorio”, un territorio fragile, visti i rischi idrogeologici derivanti dal marcato cambiamento climatico in atto. Valentina Mercanti ha sottolineato l’importanza dei “mercati contadini”, filo diretto fra produttori e consumatori.
Camilla Laureti, europarlamentare e responsabile delle politiche agricole del Pd nazionale, ha sintetizzato con efficacia la necessità di avvicinare la base delle piccole imprese agricole alle normative, ai bandi e ai contributi europei. Ciò è possibile con un lavoro condiviso, in cui devono fare da anello di congiunzione le associazioni di categoria e soprattutto i Comuni e le Province che devono ritornare ad essere un centro di coordinamento del territorio.
Inoltre per controbattere la concorrenza “sleale” dei paesi extra UE che immettono nei nostri mercati prodotti non rispondenti ai requisiti di sostenibilità ambientale, ma anche sociale, con sfruttamento della manodopera, si dovranno mettere regole più stringenti circa la precisa provenienza delle materie prime e del loro produttore, perché una politica di eccessivo ribassamento dei prezzi, a scapito della qualità, non è più accettabile