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venerdì, Novembre 22, 2024

Questione fotovoltaico, incontro tra amministrazione e Confederazione Agricoltori. Terreni coltivati a rischio

Prosegue il percorso dell’Amministrazione comunale di Massarosa per condividere le problematiche e l’impegno rispetto alla questione fotovoltaico. Il vice-sindaco Damasco Rosi ha incontrato il responsabile CIA – Confederazione Italiana Agricoltori Massimo Gay ed il vice presidente Giovanni Bianchini per raccogliere timori e perplessità del mondo agricolo e ribadire la posizione del Comune di Massarosa. Il possibile proliferare dei campi fotovoltaici a discapito della natura agricola di molti terreni è senza dubbio motivo di preoccupazione sia dal punto di vista paesaggistico che strategico.

Il Comune di Massarosa ha illustrato la mozione approvata in Consiglio comunale con la quale si chiede al governo e al parlamento di agire rapidamente con modifiche e decreti attuativi che permettano di riprendere a livello territoriale la possibilità di intervenire con gli strumenti urbanistici sul tema.

Il dibattito si è aperto a seguito della richiesta presentata da una società di realizzare un impianto in area agricola a Piano di Mommio, a ridosso della zona residenziale, su una superficie di circa due ettari e per una potenza di circa 2 megawatt, ma altre situazioni secondo le norme vigenti potrebbero presentarsi nei prossimi mesi.

“Anche con gli esponenti di CIA – dichiara il vicesindaco Damasco Rosi – abbiamo condiviso la contrarietà all’installazione di impianti fotovoltaici su aree agricole senza alcun rispetto delle competenze di governo del territorio che spettano ai comuni, come già detto e ribadito pubblicamente e ai cittadini sin dall’inizio. L’assenza del decreto “aree idonee” di competenza del Governo, il mancato coinvolgimento delle regioni e dei comuni e le norme introdotte dal legislatore nazionale che prevedano procedure estremamente semplificate e senza verifiche puntuali, estromettono gli enti locali dalla possibilità di adottare atti che possano contrastare la realizzazione di campi fotovoltaici e li privano di qualsiasi ruolo. Siamo di fronte a un vero e proprio rischio di colonizzazione dei territori da parte di società che investono in questo settore, che hanno a disposizione ingenti risorse e che agiscono a discapito delle comunità locali e delle loro legittime preoccupazioni”.

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“Abbiamo ribadito la posizione dell’amministrazione anche con una mozione approvata in consiglio comunale invitando il Governo ad agire – prosegue Rosi – : favorevoli alla transizione energetica, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla riduzione di produzioni energetiche inquinanti, ma tutto questo deve avvenire solo attraverso atti di pianificazione del territorio da demandare alle regioni e ai comuni, non certo sulla base del semplice ritorno economico di aziende che al territorio sottraggono aree per la produzione agricola, beni di rilevante valore ambientale e li sfregiano dal punto di vista paesaggistico oltre ai danni collaterali sulla cittadinanza e sulle proprietà prossime a queste installazioni. Ringrazio CIA per la disponibilità a sostenere le nostre battaglie a tutti i livelli”.

“Come spesso accade le norme vengono calate sul territorio dall’alto e questi sono i risultati – sottolinea Massimo Gay di CIA Versilia – : non è proprio necessario utilizzare terreni agricoli quando ci sono superfici a disposizione in abbondanza come tetti di capannoni ed edifici. Anziché produrre più energia elettrica bisognerebbe pensare a risparmiarla soprattutto quella assolutamente inutile. Si pensi dunque piuttosto ad incentivare la messa a coltura dei terreni abbandonati. Gli agricoltori sono i veri custodi del paesaggio e troppo spesso questo non viene preso in considerazione con conseguenze gravi e rischi anche a livello idrogeologico”.

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