Una nuova opportunità a sostegno delle imprese che operano nel settore dell’agricoltura è rappresentata dal fondo perduto al 40% e dalla tariffa incentivante per l’agrivoltaico.
Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) definisce impianto agrivoltaico di natura sperimentale un impianto che adotta congiuntamente soluzioni integrate innovative: con montaggio dei moduli elevati da terra, anche rotativi, comunque da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale; con sistemi di monitoraggio sulla base di linee guida adottate dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (CREA) in collaborazione con il GSE che consenta di verificare l’impatto e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.
I soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli in forma individuale, societaria e cooperative o associazioni temporanee di imprese che comprendono un imprenditore agricolo.
Risultano ammissibili le seguenti tipologie di spese:
- realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati,
- fornitura e posa in opera di sistemi di accumulo,
- attrezzature per il sistema di monitoraggio CREA – GSE,
- connessione alla rete elettrica nazionale,
- opere edili connesse alla realizzazione dell’intervento,
- macchinari e impianti necessari al funzionamento,
- studi di fattibilità e relative spese,
- spese di progetto dell’opera,
- spese di direzione tecnica e di collaudo dei lavori.
Il limite delle spese in elenco è stabilito in base al costo di investimento massimo previsto.
Concludendo, si tratta di provvidenze importanti per investimenti di cui si parla molto anche in Versilia (comuni di Massarosa e Camaiore soprattutto) che speriamo portino vantaggi alla comunità agricola, che non sta attraversando uno dei suoi periodi migliori, per una possibile integrazione reddituale della attività che possa renderla più profittevole e con più stabili possibilità di permanenza economica e occupazionale.
Gianfranco Antognoli