In vigore i nuovi incentivi per auto-imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura: si tratta di contributi a fondo perduto e i mutui agevolati a tasso zero destinati al finanziamento di progetti di sviluppo e di sostenibilità.
Le domande dovranno essere inviate ad ISMEA, seguendo le istruzioni che saranno rese note a breve.
Agevolazioni per imprese agricole giovanili e femminili
Con apposito decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono state estese a nuovi beneficiari (giovani under 41 e donne) le agevolazioni previste dall’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo n. 185/2000. Per la realizzazione dei progetti, sono concessi:
- mutui a tasso zero, non superiori al 60% della spesa ammissibile;
- contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
Requisiti per contributi e mutui a tasso zero
Le imprese devono rispettare vari requisiti, tra cui essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda; essere amministrate da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni o da una donna, avere sede operativa sul territorio nazionale.
Possono accedervi anche microimprese e PMI che subentrano nella conduzione di un’azienda agricola con almeno 2 anni di attività, purché con sede operativa in Italia e svolgimento dell’attività e l’amministrazione o gestione dell’impresa esclusivamente da parte di giovani o donne.
Progetti agevolabili
I progetti finanziati devono prevedere un investimento massimo di 1,5 milioni di euro e devono puntare al raggiungimento di almeno uno degli obiettivi specificati nel decreto, tra cui miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda agricola, il miglioramento dell’ambiente naturale, l’efficienza energetica, la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.
Spese ammissibili al contributo
Le spese ammissibili alle agevolazioni includono studio di fattibilità, opere agronomiche e di miglioramento fondiario, acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica, servizi di progettazione, acquisto di piante pluriennali e altri.
Nel dettaglio:
- studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
- opere edilizie per la costruzione ed il miglioramento di beni immobili;
- oneri per il rilascio della concessione edilizia;
- acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica compresi impianti ed allacciamenti;
- servizi di progettazione quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti;
- beni pluriennali come:
- costi di acquisto e di sviluppo o diritti d’uso di programmi informatici,
- cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti,
- licenze, diritti d’autore,
- marchi commerciali
- acquisto di piante pluriennali;
- per la produzione agricola primaria sono ammissibili anche i costi per investimenti:
- non produttivi connessi ad obiettivi di carattere ambientale e climatico;
- in materia di irrigazione;
- per la produzione dell’azienda agricola.
Come fare domanda di incentivi
Le domande di ammissione alle agevolazioni devono indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, la descrizione e l’ubicazione del progetto, l’elenco delle spese ammissibili, l’importo del finanziamento necessario per la realizzazione.
Gli imprenditori agricoli devono presentare le richieste a ISMEA secondo le modalità che saranno comunicate nei prossimi 30 giorni.
Dopo l’accoglimento della domanda, i beneficiari sono tenuti a trasmettere entro 6 mesi a ISMEA la documentazione per la stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni.
Si tratta, concludendo, di bandi molto interessanti per il settore agricolo che notoriamente sta attraversando un periodo non facile….