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venerdì, Novembre 22, 2024

Una vita dedicata alla musica: ricordo di Marcello Parducci, il promotore dei concerti di Pieve a Elici

Marcello Parducci, per decenni patron e indiscusso protagonista dei successi dei “Concerti di Pieve a Elici”, nel pomeriggio di giovedì 18 luglio è venuto meno all’Ospedale Versilia dopo una lunga e sofferta malattia. E’ quindi mancato prima all’affetto dei suoi cari e poi di quanti lo hanno conosciuto e stimato come appassionato di musica classica, nonché organizzatore di quel gioiello che era diventato, appunto, l’appuntamento estivo nella chiesa di San Pantaleone a Pieve a Elici.

Persona di profonda conoscenza del mondo musicale e quindi dei musicisti, aveva ottenuto che molti di questi si esibissero anche più volte nella citata chiesa monumentale. Tanto da fare di questa manifestazione un appuntamento estivo di eccezionale caratura culturale per il nome dei protagonisti e per l’elevata esecuzione dei brani in tutte le esecuzioni. Marcello Parducci, quindi, è stato un personaggio di notevole prestigio in un campo provinciale, perché oltre che organizzare una manifestazione musicale di elevato prestigio come quella, appunto, di Pieve a Elici, è stato per circa quindici anni presidente dell’ “Associazione Musicale Lucchese” che è una delle più attive in campo nazionale. Infatti è stato anche l’ideatore a Lucca dell’ altra prestigiosa stagione di concerti “Lucca in Musica” che da alcuni anni si svolge nell’Auditorio del Conservatorio “Luigi Boccherini”.

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Solo quindi chi è fornito di notevoli capacità organizzative, ma anche e soprattutto di aver saputo coltivare amicizie tali, che in occasione del suo 80° compleanno i musicisti che quell’anno si esibirono a Pieve a Elici non vollero alcun compenso personale. Andrea Lucchesini, Mariangela Vacatello, Pavel Berman, Giuseppe Albanese e Pietro De Maria e Lucia Armellini fra i pianisti; Mario Brunello ed Enrico Dindo fra i cellisti; Francesca Dego, Marco Rizzi e Kyril Troussov fra i violinisti: ecco alcuni nomi del firmamento musicale che sono saliti a Pieve a Elici per esibirsi in quello che era diventato qualche anno fa il “Festival della musica classica della Versilia”.

Schivo da qualsiasi pubblicità personale, si limitava a brevi parole di presentazione dei concerti, per poi ritirarsi nell’attigua canonica della chiesa per ascoltare quanto i suoi amici musicisti stavano suonando di fronte agli ascoltatori che hanno sempre gremito la navata di San Pantaleone. Quella di Marcello Parducci è stata quindi una perdita difficilmente superabile, anche se in sua memoria l’”Associazione Musicale Lucchese” crediamo voglia continuare sulla sua falsariga. L’attuale presidente di questo sodalizio avvocato Marco Cattani ed il direttore artistico maestro Simone Soldati, sulla scia di quanto realizzato da Marcello Parducci, siamo certi che proprio in sua memoria continueranno il cammino intrapreso da chi per decenni ha fatto di Pieve a Elici la sua seconda vita. 

Di particolare significato il cordoglio del Presidente della Provincia Luca Menesini che tutti li riassume quando afferma che “Per Parducci la musica non era una passione personale da coltivare, ma qualcosa da condividere e far diventare patrimonio comune, cosa che ha dimostrato ogni giorno”. E poi “A colpire, in Marcello Parducci, era la visione che aveva: mai di breve respiro, ma capace di guardare al futuro con idee e progetti che veramente volevano (e vogliono) far diventare la musica il tratto distintivo  non solo della città di Lucca, ma dell’intera Provincia”.

“Se l’uomo ci ha lasciati – scrive ancora Menesini – , gli sopravvivono le sue ‘creature’, quei progetti che hanno portato da noi alcuni dei nomi più importanti del panorama internazionale della musica classica e non solo, come la stupenda intuizione di ‘Lucca in Musica’, la stagione cameristica invernale dell’Aml o il Festival di Pieve a Elici in estate. Queste idee, queste intuizioni continueranno a parlare con il loro successo per lui, ma ci mancheranno le tante proposte che avrebbe potuto ancora avanzare e, soprattutto, il contatto umano con una persona straordinaria, dalla sterminata cultura e immensa umanità. Ritengo che siamo stati fortunati a camminare con lui in un sentiero sempre fatto di parole importanti e progetti di valore: proprio per questo, ci mancherà moltissimo la sua presenza e sono vicino alla famiglia non in modo rituale, ma con il cuore, per la perdita di una persona così speciale”.

E non poteva essere altrimenti che la chiesa di San Pantaleone a Pieve a Elici, che per decenni per innumerevoli estati l’ha trasformata  nel centro focale per l’ascolto della musica classica per tutta Versilia, ad accogliere l’estremo saluto alla salma, alla presenza di tutti i suoi familiari, degli amici, dei suoi estimatori e di molti abitanti di Stiava, il paese dove abitava. 

Mario Pellegrini

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