Si è svolto nei giorni scorsi (in particolare nella notte del 2 maggio) all’ospedale di Livorno un complesso processo di donazione d’organo a cuore fermo che ha permesso di restituire a quattro pazienti in lista d’attesa per trapianto una nuova prospettiva di vita. A seguito della segnalazione del potenziale donatore da parte della struttura di Terapia intensiva diretta da Paolo Roncucci al locale Coordinamento ospedaliero per il procurement, diretto da Elena D’Imporzano, è stato possibile avviare il percorso di donazione, realizzando la volontà donativa testimoniata dai congiunti del paziente.
Il complesso percorso assistenziale previsto dal programma regionale della donazione controllata ha comportato l’intervento del team ECMO mobile dell’ospedale del Cuore di Massa, guidato da Stefano Antonelli che, impiegando la tecnica della circolazione extracorporea, ha assicurato – dopo la morte del paziente – di mantenere la funzionalità degli organi e di consentire il successivo trapianto.
“L’evento – sottolinea il direttore della Terapia Intensiva di Livorno Paolo Roncucci – riveste una particolare importanza perché è la prima volta, nella nostra esperienza d’area vasta, che un processo di donazione controllata consente il trapianto di quattro riceventi d’organo, uno dei quali di polmone”.
“Questi risultati – spiegano Elena D’Imporzano e Lucia Luzzi, rispettivamente coordinatrice ospedaliera per le attività di donazione e responsabile del programma di donazione controllata – sono prima di tutto frutto del senso etico e della generosità dei nostri cittadini e delle loro famiglie. Riteniamo doveroso esprimere uno speciale ringraziamento alla famiglia del donatore, a cui va il nostro pensiero, e a tutti i professionisti, di ogni profilo professionale, per l’eccellente collaborazione”.
“Desidero ricordare – aggiunge il coordinatore delle attività di donazione e trapianto dell’Azienda USL Toscana nord ovest Paolo Lopane – il carattere interaziendale dell’evento che ha visto contemporaneamente impegnate nella sala operatoria dell’ospedale livornese cinque distinte equipe di professionisti provenienti da 4 Aziende sanitarie tra le quali l’Azienda ospedaliero-universitaria di Padova, che hanno dimostrato, oltre alle elevate capacità professionali, un livello ottimale di integrazione multiprofessionale e multidisciplinare”.
“E’ un privilegio – sottolinea il coordinatore Donazione e Trapianto di Monasterio, il Stefano Antonelli – contribuire alla realizzazione di questo programma regionale e nazionale con i professionisti dell’ECMO team dell’Ospedale del Cuore di Massa, diretto da Paolo Del Sarto, impegnati ormai da alcuni anni, in collaborazione con l’Azienda USL Toscana nord ovest, allo sviluppo della rete regionale della donazione controllata con ECMO mobile”.