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venerdì, Novembre 22, 2024

Aumentano gli utili nel 2024 delle più importanti banche italiane ma rallentano le erogazioni di prestiti alle PMI

Ricavi ancora in crescita, dopo un 2023 eccezionale per utili, e costi in discesa per le più importanti banche italiane (INTESA, UNICREDIT, BANCO BPM, MPS e BPER) nel primo trimestre di quest’anno. E’ quanto rileva uno studio della fondazione FIBA della First CISL sui bilanci delle prime 5 banche nazionali. Inoltre continuano a diminuire gli sportelli e gli occupati del settore (taglio dei costi fissi) e soprattutto frenano gli impieghi, cioè i finanziamenti all’economia reale che rischia di risentirne pesantemente per gli investimenti produttivi da effettuare.

Lo studio analizza i conti trimestrali delle banche dove i proventi segnano un aumento medio del 10% circa. E’ il margine di interesse (più 15%) che spinge l’utile netto a 6 miliardi (più 25%) una crescita molto forte in rapporto al confronto con il 2023, già molto positivo. La riduzione degli sportelli e degli addetti genera un risparmio sui costi che fa aumentare redditività e produttività del sistema banche. Dai dati presi in esame emerge che il costo del credito o costo del rischio cala ulteriormente rispetto ai dati dell’esercizio precedente.

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Le banche italiane performano quindi complessivamente meglio, in questo spaccato di 2024,  rispetto agli anni precedenti  confrontando  i vari parametri   con le principali banche europee. Le banche italiane, concludendo, certamente possono beneficiare della politica dei tassi della BCE che riconosce il 4% dei depositi (che al nostro sistema costano mediamente meno dell1%) ma debbono preoccuparsi di più di costituire un volano dello sviluppo della economia del nostro Paese in termini di crescita del PIL atteso e dei livelli occupazionali.

L’Italia ha bisogno di mobilitare il risparmio privato e l’offerta di credito per accompagnare gli investimenti produttivi: questa è la condizione perché si realizzi un miglioramento e ampliamento degli asset industriali che sono la vera premessa per una crescita reale della nostra economia di trasformazione: Per gestire la transizione digitale, ecologica ed energetica occorrono investimenti pubblici e privati importanti che anche con il concorso del PNRR possono utilmente mobilitare e realizzare la ripresa.

Gianfranco Antognoli

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