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venerdì, Novembre 22, 2024

Un 2023 in chiaroscuro per l’economia della Toscana Nord-Ovest. Atteso un rallentamento per l’anno in corso

E stato presentato questa mattina presso il Teatro Guglielmi di Massa, il Rapporto annuale sull’economia delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, frutto della collaborazione fra la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e l’Istituto Studi e Ricerche (ISR).

Valutando i dati consolidati del 2023 e le prime indicazioni per il 2024, emerge un quadro composito per le province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – . Le tavole rotonde con amministratori locali e rappresentanti di imprese internazionalizzate hanno evidenziato aspetti qualitativi che i numeri da soli non potevano cogliere. I dati dimostrano la forza dell’Area Vasta Costiera, che però incontra limiti infrastrutturali. È quindi fondamentale che la Regione e il Governo sviluppino si attivino per consentire il loro sviluppo. Questo potenziamento è essenziale per sostenere la crescita e sfruttare l’enorme potenziale del nostro territorio. Sono convinto che queste discussioni forniranno una base solida per le future strategie di sviluppo, contribuendo al progresso dell’intera area.”

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La presentazione ha visito due momenti di confronto moderati dal direttore de “Il Tirreno”, Cristiano Marcacci. Il primo dedicato alle “Eccellenze locali, prospettive globali” con il Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini e autorevoli rappresentanti di settori fortemente internazionalizzati del territorio della Toscana Nord-Ovest: Graziano Balducci (Antiba, concia), Giulia Pasquini (Lucart, carta), Ferdinando Pilli (Benetti, cantieristica navale), Teresa Pucci (Baker Hughes, meccanica), Alessandra Simonotto (Piaggio Group, due-tre ruote) oltre al Presidente dell’Istituto di Studi e Ricerche, Sergio Chericoni. La seconda tavola, “Visioni per il futuro”, è stata dedicata agli Amministratori locali e ai loro rapporti con il mondo dell’impresa ha visto la partecipazione, oltre che del Presidente della Camera di Commercio, di Serena Arrighi, Sindaca di Carrara, Mario Pardini, Sindaco di Lucca, Gianluigi Giannetti, Presidente Unione di Comuni Montana Lunigiana, Francesco Persiani, Sindaco di Massa, Paolo Pesciatini, Assessore Attività Produttive e Commercio Turismo Comune di Pisa e Giorgio Del Ghingaro Sindaco di Viareggio.

I dati dicono che la provincia di Lucca, nel 2023, ha visto una crescita del valore aggiunto (+0,2%), inferiore alla media regionale (+1%) e nazionale (+1,1%) a causa di un’industria in calo (-1,1%) mentre le costruzioni, grazie agli incentivi, e i servizi, con il turismo, hanno registrato aumenti (del +4,2% e del +0,8%). Le previsioni per il 2024 segnalano stabilità (+0,1%) a causa della fine delle misure di incentivazione. Le esportazioni sono calate in valore del -3,5%, raggiungendo comunque il secondo valore più alto di sempre, trainate dalla cantieristica, mentre la carta e l’industria meccanica hanno registrato flessioni (pur anch’esse sui massimi). Il tessuto imprenditoriale ha segnato una crescita modesta (+0,2% il numero di aziende). Le vendite al dettaglio del 2023 registrano un +3% in valore, a fronte di volumi in calo del 3%. Nei primi due mesi del 2024 le vendite rallentano al +1,8% in termini nominali e -0,7% in volumi. Anche la produzione industriale lucchese nel 2023 è stimata in calo del -2,6% risentendo del negativo andamento di settori proiettati sui mercati esteri. Le stime sui primi due mesi del 2024 segnano però un recupero: +1,1%. Il credito alle imprese, considerando l’elevato livello dei tassi, è diminuito nel 2023 del -0,5%, con una contrazione più marcata per le imprese di minori dimensioni (-8,8%), mentre le imprese più grandi hanno registrato un aumento (+1,5%). I primi mesi del 2024 indicano una ulteriore flessione dei fidi concessi. Il mercato del lavoro ha mantenuto una sostanziale stabilità, con il tasso di disoccupazione 2023 fermo al 6,8%. La difficoltà di trovare personale adeguato alle esigenze è segnalata per il 46% delle posizioni ricercate. Nell’immobiliare, causa l’elevato livello dei tassi sui mutui, crollano le transazioni del residenziale. Buona la stagione turistica (presenze 2023 +5%), grazie alla spinta dell’extralberghiero (+16%), mentre l’alberghiero cala leggermente (-1%); in ripresa sia la componente italiana che straniera. L’agricoltura, secondo i dati censuari, ha continuato a flettere, sia in termini di superfici utilizzate che di imprese. Aumenta l’export di olio nel 2023 (+5,5%). La popolazione ha mostrato un calo (-0,1%) e le previsioni demografiche segnalano una forte contrazione di quella in età lavorativa (-27mila unità tra il 2023 e il 2038).

La provincia di Massa-Carrara ha registrato nel 2023 una crescita del valore aggiunto del +1,4%, superiore alla media regionale e nazionale, grazie al traino delle costruzioni (+13,4%), una crescita che dovrebbe rallentare nel 2024 (+0,4%). Le esportazioni apuane registrano una crescita record (+16,2% nel 2023), trainate dalla meccanica, mentre il lapideo, subisce una flessione. Il tessuto imprenditoriale è rimasto stabile (+0,1% le imprese). Le vendite al dettaglio in provincia di Massa-Carrara sono cresciute nel 2023 del 3%, a fronte di volumi in calo del -2,9%. I primi due mesi del 2024 segnalano un rallentamento dei valori (+1,9%) e una contrazione dei volumi (-0,7%). Anche la produzione industriale apuana nel 2023 è stimata in lieve calo (-0,3%) risentendo del negativo andamento del lapideo mentre cantieristica e meccanica avanzano. Le stime della produzione sui primi due mesi del 2024 segnano un +0,7%. Il credito alle imprese è diminuito (-8,8%), interessando piccole e medio-grandi imprese. La tendenza al calo dei fidi prosegue anche nel 2024. L’immobiliare apuano vede una flessione del residenziale mentre cresce il non residenziale. Nel mercato del lavoro, la disoccupazione è scesa nel 2023 al 6,3%, ma le imprese hanno avuto difficoltà, in 46 casi su 100, a trovare profili adeguati. Le presenze turistiche hanno subito un calo (-2% nel 2023), a causa della riduzione degli italiani, mentre gli stranieri sono in ripresa; aumentano le presenze negli alberghi (+3%), si riducono nell’extra-alberghiero (-5%). In agricoltura, secondo i dati del Censimento, aumenta la dimensione media delle aziende agricole, mentre nel 2023 flette l’export di vino. Il porto di Carrara, complice la crisi di Suez e uno sfavorevole confronto con il 2022, è arretrato rispetto ai massimi del 2022 (-12%). La popolazione continua a diminuire (-0,3% nel 2023) nel periodo 2023-2038 quella in età 14-65 anni arretrerebbe di 18mila unità.

La provincia di Pisa ha visto nel 2023 un aumento del valore aggiunto (+0,9%), trainato dai servizi (+2%) e dalle costruzioni (+0,6%), mentre l’industria ha subito una significativa flessione a causa del comparto moda. Per il 2024 il valore aggiunto dovrebbe rallentare (+0,5%) a causa della fine delle misure di incentivazione. L’export pisano ha registrato nel 2023 una contrazione (-4%), con alcuni settori in flessione, cuoio, calzature e due tre ruote, ed altri in ripresa, come mobili e farmaceutica. Nell’ultimo anno, il numero di imprese è rimasto stabile (+0,3%). Il commercio al dettaglio ha evidenziato una crescita delle vendite +2,8% che, al netto dell’inflazione, ha segnato una contrazione del -3,1%. I primi mesi del 2024 registrano un +1,7% in valore e -0,8% in volume. A Pisa, nel 2023, si è ridotto Il credito concesso alle imprese (-5,7%), a causa soprattutto delle piccole (-9,8%). Si tratta di una evoluzione confermata nei primi mesi del 2024. Sul fronte del lavoro, sebbene il tasso di disoccupazione sia diminuito nel 2023 (6,1%), le richieste di CIG sono aumentate (+16%). Grave il mismatch domanda-offerta di lavoro che interessa la metà delle posizioni offerte dalle imprese pisane. È andata bene la stagione turistica (presenze +7%), trainata soprattutto dalla componente straniera; sono aumentate le presenze sia nel comparto alberghiero (+4%) che nell’extralberghiero (+9%). Bene soprattutto le Terre di Pisa (+9%). Un dato che trova conferma dal traffico passeggeri dell’aeroporto di Pisa (oltre 5 milioni di passeggeri nel 2023, +13,7%) grazie ai movimenti internazionali che, nei primi mesi del 2024, risultano in crescita (+4,3%). Fenomeni di strutturazione interessano l’agricoltura pisana: nell’ultimo decennio la superficie media per azienda (13,9 ettari) supera la media toscana. Nel 2023 lieve calo per l’export di vino (-1,8%). Rispetto ad altri territori, Pisa vede un aumento la popolazione nel 2023 grazie alla componente migratoria (+0,2%), ma le previsioni demografiche per i prossimi anni rimangono orientate verso una marcata riduzione della popolazione in età lavorativa: -23mila tra il 2023 e il 2038.

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