È stato approvato in questi giorni, con un decreto del Presidente, il Piano di azione della Provincia di Massa-Carrara nel campo dell’acustica ambientale, come previsto dal decreto legislativo 194 del 2005, a seguito del quarto ciclo di aggiornamento.
Riguarda la rete stradale provinciale e in particolare gli assi stradali principali che hanno un flusso annuo superiore ai 3 milioni di veicoli.
Il piano era stato adottato nello scorso mese di marzo, poi era stato pubblicato all’albo pretorio e sul sito della Provincia per 45 giorni con la possibilità, per chiunque, di presentare le proprie osservazioni (alla scadenza non ne è arrivata nessuna dall’esterno della amministrazione).
Sono cinque le strade provinciali che rientrano nella casistica prevista dalla normativa , tutte sull’area di costa: la SP 3 Massa Avenza (7 milioni e 300 mila veicoli annui), la SP 43 della Zona Industriale (5 milioni 300 mila ), la SP 46 degli Oliveti (9 milioni 200 mila), la SP 48 del mare (4 milioni 900 mila) e la SP 49 del Cemento (3 milioni 100 mila).
Il piano d’azione, curato dalla società Vie.en.ro.se Ingegneria s.r.l. di Firenze, è stato elaborato mediante la simulazione dei livelli acustici in facciata di ciascun edificio e di ogni piano fuori terra all’interno di un’area di calcolo pari a circa 500 metri per ciascun lato dell’infrastruttura quindi ben al di là della fascia di pertinenza acustica, che nel caso della tipologia di strade monitorate è di 150 metri.
Le simulazioni sono state effettuate utilizzando i descrittori previsti dalla legislatura e cioè i livelli di decibel nelle fascia diurna (dalle 6 alle 22) e notturna (dalle 22 alle 6).
Scopo del piano, in primo luogo, è quello di individuare le aree critiche non solo per il livello sonoro, ma anche per il numero di persone esposte al rumore, per evidenziare le situazioni che richiedono un intervento di diminuzione dei livelli di inquinamento acustico.
Sono tre le aree critiche rilevate lungo le cinque strade e sono tutte comprese nella SP 3 Massa-Avenza per un totale di 514 abitanti in edifici residenziali.
Il piano, quindi, definisce anche quelli che per le tre aree sono interventi di mitigazione volti a ridurre i livelli acustici sulla facciata degli edifici esposti: riguardano essenzialmente opere dirette sulla sorgente acustica attraverso la stesa di asfalti a bassa rumorosità.
L’elaborato fa anche una stima dei costi di realizzazione, attualizzati, però rispetto ai costi attuali: per le tre arre critiche la spesa totale prevista è di circa 1 milione 68 mila euro.
Per quanto riguarda la tempistica prevista degli interventi nel piano le zone di criticità sono divise in tre annualità dal 2025 al 2027 per un totale di 2 km e 600 metri.
