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venerdì, Novembre 22, 2024

Casoli, finito il ripristino della scarpata della collina della Castellina franata nel 2022. Opera da 350mila euro

Conclusi i lavori per il ripristino della frana a Casoli, in via Trescolli, poco fuori dal centro abitato del paese. La collina della Castellina, a monte dell’abitato paesano, è stata nel tempo oggetto di vari distacchi rocciosi su via di Trescolli: la più grave è avvenuta nell’inverno del 2022, con un masso caduto su un autovettura ed enormi rischi corsi dai cittadini. Da lì la necessità immediata di porre in sicurezza temporanea l’area, con la posa di una barriera di geoblocchi, e contemporaneamente di redigere un progetto composito e complesso in grado di mettere definitivamente in sicurezza la scarpata.

Il fronte interessato dalla frana (circa 35 metri) presenta una conformazione geomorfologica molto complessa, che ha richiesto un lavoro di progettazione lungo e attento al fine di procedere ad un intervento completamente risolutivo e durevole negli anni.

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Il lavoro è consistito nella messa in posa di una nuova rete paramassi a doppia torsione (fin ad oggi, infatti, la porzione di versante ceduto era l’unica ad esserne sprovvista): la rete è stata solidarizzata alla roccia con chiodature (utili anche a ancorare ancor di più la roccia al terreno) e armata con funi in acciaio. In più, sulla parte alta del versante, è stata realizzata una nuova barriera paramassi, all’altezza e in continuità di quelle già presenti così da proteggere ulteriormente la strada da nuovi eventuali smottamenti.

Vista la difficoltà nell’operare sul versante, tutto il materiale da mettere in posa sulla scarpata è stato portato sul posto con l’ausilio di un elicottero.

L’opera corrisponde ad un investimento pari a ben 350 mila euro. “Dopo poco più di un anno dall’evento siamo riusciti a arrivare in fondo al ripristino di un movimento franoso davvero molto complesso e delicato – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Graziano Dalle Luche -. Si tratta di tempistiche veramente strette, considerando il tipo di intervento, ma abbiamo voluto e dovuto accelerare tanto per la pericolosità della situazione in sé quanto per i disagi provocati alla viabilità con il restringimento della carreggiata. L’ennesima opera pubblica portata a termine in velocità e serietà nell’interesse pubblico”.

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