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venerdì, Novembre 22, 2024

Ossa per la vita: cresce l’interesse per il progetto “Bones for Life”. Corsi per la cittadinanza e il personale sanitario

Sta suscitando grande interesse nella cittadinanza e negli operatori sanitari dell’Azienda USL Toscana nord ovest il progetto Bones for Life (BFL, ossa per la vita), un programma basato sul lavoro di Ruthy Alon, esperta del Metodo Feldenkrais, creato specificatamente per migliorare la densità ossea.

A portarlo avanti, anche attraverso una serie di studi e di dimostrazioni pratiche, l’ambulatorio di “Medicine complementari e Oncologia integrata” con sede nella Cittadella della Salute “Campo di Marte” e diretto da Marialessandra Panozzo, responsabile della Struttura di riferimento regionale per l’omeopatia.

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Tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024 è stata condotta un’esperienza pilota di sei incontri gratuiti a cui hanno partecipato 15 donne affette da tumore alla mammella già operato e in terapia endocrina precauzionale.

L’iniziativa, che si è svolta a Lucca in locali Asl, si è sviluppata attraverso incontri della durata di 90 minuti, condotti da un’operatrice esperta e diplomata “Bones for Life” dedicati a elementi teorici e pratici del metodo. Le pazienti hanno compilato – prima e dopo il corso – due questionari, uno sulla qualità della vita e uno sulla valutazione soggettiva di aspetti come la forza e l’equilibrio. I risultati hanno dimostrato un miglioramento statisticamente significativo su tutti i cinque parametri esaminati.

Visto il grande interesse suscitato dalla tematica e nella consapevolezza che il programma sia poco conosciuto tra gli addetti ai lavori, nelle settimane precedenti sono stati organizzati due corsi formativi, inseriti nel Piano di formazione aziendale (PAF), che hanno permesso di approfondire con gli operatori argomenti legati a “Bones for life”, ma anche all’osteoporosi, ai farmaci che la inducono, all’alimentazione che la previene, all’utilizzo della vitamina D,  all’attività motoria e all’uso appropriato di pressioni sulle articolazioni che caratterizzano questa metodica e che sarebbero in grado di attivare il metabolismo dell’osso e di migliorare la densità ossea.

I corsi si sono tenuti uno a Lucca (11 maggio) e uno a Livorno (13 maggio) e sono stati tenuti dall’ esperta in “Bones for life” Debora De Nuccio, dall’oncologa Cristina Noberasco e dalla omeopata e responsabile dell’ambulatorio Marialessandra Panozzo.

Hanno partecipato circa 50 fra infermieri e fisioterapisti e il gradimento è stato talmente alto da richiedere un ulteriore percorso formativo, anche per dare più spazio agli esercizi pratici. Verrà quindi organizzato un nuovo evento per il personale in autunno e, possibilmente, un ulteriore ciclo di incontri per le donne interessate.

“Nel pensiero di Ruthy Alon – spiega la dottoressa Panozzo – è espressa la convinzione, teorica e prati-ca, di come un movimento corretto possa restituire consapevolezza e libertà al soggetto che lo apprende. Questo percorso basato prevalentemente sull’utilizzo appropriato delle pressioni, agendo sulla resistenza dell’osso, offre sicurezza e stabilità, prevenendo quindi eventuali cadute e favorisce il metabolismo dell’osso diminuendo l’osteoporosi e le possibili fratture”.

“Bones for Life, attraverso l’attivazione neuromotoria nei movimenti mira dunque a rafforzare la struttura ossea – prosegue – . Nuclei fondanti del programma sono la camminata dinamica, il battere i talloni a terra in modo ritmico, l’imbracatura funzionale e una serie dettagliata di pressioni, esercitate con le mani, i piedi e varie parti del corpo per lo più contro una superficie che possa offrire resistenza.”

“Per completezza di informazione – sottolinea – , c’è da segnalare che è stato anche condotto uno studio di ricerca su 24 pazienti affette da osteoporosi post-menopausale (con età media 61 anni), documentata da una densitometria basale. Nella pubblicazione Osteoporosi e Bones for Life, il perché di una alternativa di Debora De Nuccio e Daniela Melchiorre sono riportati i risultati di questo studio che evidenziano dopo un anno un netto miglioramento della condizione osteoporotica”.

“L’apprendimento corporeo del programma BFL – conclude la dottoressa Panozzo – viene proposto gradualmente, tenendo conto del ritmo personale di apprendimento di ciascuna persona. La pratica si svolge attraverso un’attività fisica guidata in gruppo da un insegnante diplomato ed esperto del metodo stesso”.

La dottoressa Marialessandra Panozzo

Per informazioni è possibile mettersi in contatto con il Centro di medicina complementare di Lucca, che ha sede nella Cittadella della salute  “Campo di Marte”, al numero di telefono 0583-970618 o all’indirizzo di posta elettronica medicinaintegrata.lucca@uslnordovest.toscana.it.

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