Ancora problemi per il settore agricolo in Versilia: questa volta a soffrire è l’apicoltura. Dopo le sempre più presenti infestazioni di Varroa, il parassita che si attacca alle api, e le problematiche legate alla Vespa Velutina uno dei più pericolosi predatori delle api adesso a metterci lo zampino è anche il meteo. A lanciare l’allarme è Cia Toscana Nord.
“Questa primavera e l’inizio dell’estate sono stati anomali dal punto di vista climatico – spiega Massimo Gay – responsabile Cia Versilia – il caldo è scoppiato tardi e le piogge sono state frequenti e intermittenti facendo soffrire la produzione di miele soprattutto quella di miele di acacia. Seppure le fioriture siano partite, il meteo ha alternato 3 -4 giorni di sole , nei quali le api volavano ed incameravano miele, e poi 3-4 giorni di pioggia e freddo nei quali le api rimanevano in famiglia a mangiare il miele che doveva essere destinato alla produzione. Male anche la fioritura di tiglio, ai primi di giugno, c’è stata infatti la stessa condizione meteo. Ora sta partendo la fioritura del castagno, il caldo è scoppiato, e si spera bene per il futuro – conclude Gay.”
Una condizione allarmante per il settore apistico se si pensa che sono stati smielati circa l’80% in meno dei telaini smielati lo scorso anno. Apicoltori e Cia chiedono aiuto alla Regione Toscana per sostenere un settore importante e a rischio