Mancano venti giorni all’inaugurazione della mostra “Gli Egizie e i doni del Nilo” che resterà aperta al Fortino fino al 2 febbraio 2025. Inaugurazione, a cui farà seguito una conferenza del direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco.
“Ho già più volte sottolineato – afferma il sindaco Bruno Murzi – quanto il Comune di Forte dei Marmi ritenga importante questa mostra che rappresenta una vera e propria operazione culturale soprattutto considerando che la collaborazione tra noi, la Fondazione Villa Bertelli e il Museo Egizio di Torino, vedrà la realizzazione di un evento “fuori sede” unico e straordinario in quanto nel 2024 non ripetibile da parte dello stesso Museo. Questa mostra è inoltre l’occasione per il Comune di Forte dei Marmi di fare un reale salto di qualità nell’offerta culturale e turistica. Coniugare cultura e turismo in un evento di risonanza nazionale e proporre questo evento, sia nel periodo estivo ai nostri turisti, sia, nel periodo autunnale invernale a tutte le scuole del territorio è una scelta che vuole connotare il Comune di Forte dei Marmi rispetto a tutti i suoi competitor, sul territorio nazionale”.
L’entusiasmo per l’arrivo della mostra intanto cresce man mano durante l’organizzazione degli interventi programmati sugli spazi che andranno ad ospitare i prestigiosi reperti. Al Fortino appena si concluderà la personale fotografica del regista Peter Chelsom “Dream Role” partiranno i lavori di adeguamento strutturale, alcuni dei quali non legati strettamente agli “Egizi e i Doni del Nilo”, ma a disposizione di tutti gli eventi futuri, come la revisione degli impianti d’allarme l’adeguamento degli impianti di controllo della climatizzazione o l’installazione all’interno dell’Ufficio Informazioni Turistiche.
“Coglieremo l’occasione dello spostamento dell’Ufficio Informazioni Turistiche – prosegue il primo cittadino – reso necessario dei lavori di Palazzo Quartieri, per portarlo proprio all’interno del Fortino, ufficio che coabiterà e dialogherà con il book shop allestito per la prima volta in occasione della mostra degli Egizi, ma che sarà poi sempre fruibile per tutte le altre manifestazioni, in modo da consentirci di commercializzare prodotti legati sia agli eventi artistici, sia all’immagine del nostro territorio”.
A completamento della messa in mostra per la prima volta di una serie di reperti assolutamente non disponibili ordinariamente nelle sale di Torino, in collaborazione con il responsabile degli allestimenti e delle curate delle mostre esterne del Museo Egizio, Paolo Marini, verranno create delle installazioni e riproduzioni: “Negli allestimenti paralleli ci siamo attenuti alla scientificità dell’evento – spiega il sindaco Bruno Murzi – affidandoci alla consulenza di Marini e alla competenza e professionalità delle aziende direttamente collegate con il Museo di Torino, tenendo anche conto dell’importanza di mettere a disposizione dei visitatori una parte immersiva e coinvolgente, supportata anche dall’audio guida la cui narrazione è affidata alla voce dello scrittore e amico Fabio Genovesi, grande appassionato della civiltà egizia. Il percorso espositivo sarà infatti, arricchito da infografiche e installazioni multimediali, oltre a due importanti riproduzioni , una all’esterno del Fortino, dove la statua di Ramesse II inviterà i passanti ad accedere al museo e l’altra, all’interno, al terzo piano, del sarcofago di Butehamon. Qui i visitatori troveranno anche un sistema di mapping attraverso cui poter conoscere in modo dinamico come il manufatto fu concepito, costruito e successivamente restaurato”.
“Non si fa cultura senza investimenti – conclude il sindaco – : la cultura è in grado di generare ritorni economici, di essere un volano per l’economia di un paese come il nostro, ma è necessario compiere un investimento iniziale forte consistente e in capo all’amministrazione pubblica, e questa è una scelta precisa che abbiamo fatto per un futuro in cui la cultura sia una elemento attrattivo per venire a Forte dei Marmi e che si sta concretizzando in una serie di interventi importanti che possano rendere i nostri spazi espositivi concorrenziali e moderni.”