Sabato 27 luglio il Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago propone la seconda, “imperdibile” rappresentazione della nuova produzione di La Bohème del 70° Festival Puccini di Torre del Lago
L’opera unanimemente considerata “perfetta”, la prima vera opera “torrelaghese” di Giacomo Puccini composta in un contesto similare a quello dei quattro artisti sulla scena, torna sul palco in riva al Massaciuccoli dopo il successo di pubblico e di critica del debutto dello scorso 20 luglio. “Ho cercato di ricreare l’atmosfera fresca e vitale di un mondo ideale di giovani intellettuali – dichiara Massimo Gasparon, che firma regia, scene, costumi e disegno luci di questo nuovo allestimento del Festival Puccini – : Mimì stessa non può essere solo una buona ragazza senza alcun cedimento in malizia o civetteria, ma deve potere ritrovare quell’aria consapevolmente seducente che hanno tutte le protagoniste del romanzo di Henri Murger. E i quattro ragazzi che frequentano il Café Momus non sono solo dei poveracci scriteriati, quanto invece dei fini intellettuali”.
Dai colori vivaci, tanto per le luci che per i costumi che contribuiscono a dare forma a questo mondo Ottocentesco fuori dalle regole, il nuovo allestimento di La Bohème al 70° Festival Puccini rifugge “un forzato attualismo che cerca di collocare l’azione in un altro momento storico, cercando di eludere i veri nodi drammaturgici dell’opera”.
La Bohème come opera “perfetta” anche per invitare a un primo ascolto chi non si è mai avvicinato al melodramma, come ama ricordare il maestro Michelangelo Mazza, che torna sul podio del Gran Teatro alla direzione di solisti, coro e orchestra del Festival Puccini: “La Bohème è un’opera immediata perché si avvicina molto alle situazioni che chiunque, nel pubblico, può aver vissuto nella propria vita. Quasi tutti siamo stati un Rodolfo o un Marcello, una Mimì o una Musetta, perché è normale nell’arco dell’esistenza sperimentare l’eccitazione e l’entusiasmo della giovinezza, ma anche la prima lezione di vita: la morte”.
Interpreti: Rodolfo, Ivan Ayon Rivas, Marcello Alessandro Luongo, Schaunard Gianluca Failla, Colline Adolfo Corrado, e dei loro amori, con le due giovani protagoniste, Mimì Carolina Lopez Moreno e Musetta, Sara Cortolezzis.
Completano il cast Benoit Stefano Marchisio, Alcindoro Italo Proferisce, Parpignol Saverio Pugliese Sergente dei Doganieri – Italo Proferisce Un Doganiere Alessandro Ceccarini. Coreografia Gheorghe Iancu; Disegno video – Matteo Letizi
Il Coro del Festival Puccini è diretto da Roberto Ardigò, Il Coro delle voci bianche è istruito da Viviana Apicella.