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sabato, Novembre 23, 2024

Poesia, Umberto Fiori vince il 68° “Premio Carducci” con “Autoritratto automatico”. Verdetto unanime

E’ stata l’attrice Monica Guerritore, sabato sera, dal “palco naturale” del sagrato del Duomo di San Martino, ad annunciare il vincitore del 68° Premio nazionale di poesia “Giosuè Carducci”, momento più atteso delle celebrazioni che l’amministrazione comunale dedica al suo illustre concittadino, primo Nobel italiano della letteratura, nel giorno dell’anniversario della sua nascita. Umberto Fiori con “Autoritratto automatico” (Garzanti) è stato, all’unanimità, il migliore dell’edizione 2024, per la giuria guidata dalla presidente del Premio, Ilaria Cipriani e formata da Carlo CarabbaIlide CarmignaniFabio Genovesi e Antonio Riccardi.

“In questo suo ultimo lavoro – la motivazione dei giurati – Fiori ha colto il frutto ormai maturo e sostanzioso della sua attività di poeta, partendo da una circostanza curiosa: dal 1968, infatti, ha raccolto in due album oltre 700 autoritratti scattati nelle cabine per fototessera. Da questa strana collezione ha avviato, attraverso la poesia, un’attenta riflessione, etica e filosofica, sul fondamento insidioso e instabile dell’identità individuale. Ne deriva un libro originalissimo e sorprendente, che incanta i lettori non specialisti e convince quelli più coinvolti nel dibattito letterario”. “In questo libro, come in tutti gli altri che ho scritto, procedo per fissazioni – ha confessato l’autore – più che poesie, in questo caso ho elaborato quasi delle didascalie per le immagini che avevo raccolto, come fossero un tentativo di raccontare che senso avesse, per me, questa ricerca dell’identità”.

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L’attrice Monica Guerritore – Foto Emma Leonardi

La serata è stata costellata da una serie di omaggi alle arti musicali, del canto e della danza, oltre che a quella poeticaletteraria e della recitazione. L’assolo di clarinetto da “E lucevan le stesse” dell’opera pucciniana Tosca, per un ricordo del compositore lucchese nel centenario della morte e “Omaggio a J. S. Bach” di Kovacs, anch’esso per clarinetto, eseguiti da Andrea Francione (Conservatorio di Musica “Luigi Boccherini”) e accompagnati dai passi eleganti e leggeri della giovane ballerina Glenda D’Amanzo (Associazione Europea Danza); gli interventi, tutti in “salsa” carducciana, di Monica Guerritore che ha declamato “Sogno d’estate”, “Peregrino dei ciel” (in riferimento al murale di Irene Volpi inaugurato, sabato mattina, a Valdicastello) e, come suo affettuoso ricordo personale, “Pianto antico”, con una parentesi fra canto e recitazione dedicata alla poetessa Alda Merini.

“L’idea di ‘poesia’ non deve fermarsi a quella che impariamo a scuola – così il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, che ha anche le deleghe a cultura e turismo – è una forma d’arte molto interattiva: può dialogare con altre espressioni artistiche, a partire dalla musica e dalla danza ed essere un veicolo d’interesse e promozione per un territorio. Abbiamo tutti i requisiti per offrirla, al grande pubblico, in questa ulteriore prospettiva, facendone strumento di rilancio turistico per Valdicastello e un punto originale e qualificante per Pietrasanta, città d’arte, artisti e artigiani conosciuta nel mondo”.

“I ringraziamenti agli ospiti di stasera, ai giurati, alla commissione della sezione scuola e a tutti i partecipanti, oltre agli enti sostenitori e al personale degli uffici comunali – ha sottolineato la presidente Cipriani – sono d’obbligo ma non di circostanza. Con un grazie particolare al sindaco Giovannetti perché, ogni anno, mi incita a trovare spunti diversi per rendere il Premio e la poesia più interessanti e identitari per Valdicastello e Pietrasanta, sostenendo le idee che gli propongo: sul nuovo progetto dei murales, inaugurato sabato mattina con l’opera donata da Irene Volpi, continueremo a lavorare anche nei prossimi mesi, insieme all’amministrazione, per farne un’occasione non solo celebrativa ma soprattutto di scoperta per il nostro territorio”.

Premio Carducci: Umberto Fiori con il sindaco Giovannetti – Foto Emma Leonardi

Fiori e gli altri due finalisti dell’edizione 2024, Roberto Diodato (“L’ultimo nemico”, edito da Manni) e Sofia Fiorini (“La perla di Minerva”, edizioni La noce D’Oro) hanno ricevuto, oltre alla pergamena ufficiale di partecipazione, anche una copia del libro fotografico “Sguardi”, un racconto in 400 immagini di Pietrasanta, nello scorrere delle stagioni. Il Premio Carducci, promosso dal Comune di Pietrasanta con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Lucca, è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Sistema Museale Territoriale della Provincia, nell’ambito del Festival del Sorriso 2024.

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