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Pasquilio, la chiesetta delle beffe: la storia dell’edificio dei partigiani e del capo Maggio rivoluzionario Grillotti

Lunedì 5 agosto alle ore 18.30, presso la Chiesetta del Pasquilio di Montignoso, si celebrerà l’ottantesimo anniversario della posa della prima pietra di questo significativo monumento partigiano.

Per l’occasione, Elisabetta Salvatori, attrice e autrice di testi teatrali, presenterà il suo monologo “L’uomo coi fogli”, che racconta la vita del capo Maggio Daniele Grillotti. Grillotti, nato a Montignoso nel 1862, fu un cavatore, anarchico, capo Maggio e uomo di teatro. Durante la sua vita, che si concluse tragicamente nel manicomio di Siena nel 1922, Grillotti, scrisse dei “Maggi rivoluzionari” per diffondere le sue idee attraverso la musica e il teatro.

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La celebrazione includerà anche la narrazione della storia della “Chiesetta delle Beffe”. Alla fine del 1943, i Patrioti Apuani, insieme alla popolazione di Montignoso e Massa, decisero di costruire una Chiesetta Alpina come simbolo di unità oltre le fazioni e come supplica per la fine della guerra. Il primo aprile 1944, durante una cerimonia solenne, fu posata la prima pietra della chiesetta. Curiosamente, alla cerimonia partecipò anche, senza essere invitata, la Compagnia della Guardia Repubblicana dell’85ma Legione di stanza a Montignoso, ignara di trovarsi di fronte ai principali esponenti della Resistenza apuana. Questo episodio ha conferito al monumento il soprannome di “Chiesetta delle beffe”.

Gli uomini che parteciparono alla costruzione della chiesetta formarono il primo organico del Gruppo Patrioti Apuani di Montignoso, selezionando i capi squadra, i comandanti di plotone e di compagnia tra insegnanti, studenti e operai con particolare attitudine al comando. Grazie a loro, i primi nuclei partigiani di Montignoso presero forma e, sul poggio verde del Giampolo, con i marmi bianchi del Carchio e i rossi tegoli toscani, fu eretta la Chiesetta dei Partigiani, simbolo di unità e resistenza, rappresentato dalla bandiera tricolore della Repubblica Italiana.

“Per celebrare l’anniversario della posa della prima pietra della Chiesetta delle Beffe – afferma Eleonora Petracci, delegata Cultura Comune di Montignoso – abbiamo deciso di riproporre la storia di Daniele Grillotti, un uomo che nei suoi impegni politici ha espresso fortemente il suo antifascismo. La sua tragica fine è la conseguenza delle violenze perpetrate dai fascisti. Grillotti rappresenta il carattere resistente della popolazione montignosina, una popolazione che, per il suo coraggio e la sua determinazione, è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile.”

Maria Del Giudice, rappresentante dell’ANPI Massa, ha dichiarato: “Coltivare la memoria, ricordando il nostro passato, anche attraverso linguaggi alternativi, come quello del teatro, è ancora oggi un vaccino molto prezioso contro l’indifferenza e, come sostiene Liliana Segre, ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.”

L’invito è esteso a tutta la cittadinanza per partecipare a questa commemorazione e riflettere insieme sul valore della memoria storica e della resistenza.

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