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venerdì, Novembre 22, 2024

Studenti italiani e tedeschi insieme nell’ottava edizione del Campo della Pace a Sant’Anna di Stazzema

“Senza memoria non c’è futuro”. È questo il motto dei 23 ragazzi tedeschi ed italiani che fino al 14 agosto partecipano all‘ottava edizione del Campo della Pace a Sant’Anna di Stazzema. Insieme percorrono i sentieri della pace, incontrano i superstiti e tramite workshop artistici trasmettono i loro sentimenti nel luogo martire della strage del 12 agosto 1944. Il Campo della Pace proseguirà a novembre con lo scambio a Stoccarda dove i ragazzi tratteranno temi sulla giustizia (fallita) in Germania, dove in ben due tribunali sono state archiviati i processi a carico di alcune Ss che sono invece state condannate all’ergastolo in Italia, dal tribunale militare di La Spezia.

Il Campo della Pace, che è finanziato dal Ministero degli affari esteri tedesco e dal ministero di cultura della regione di Baden-Württemberg, è nato nel 2017 soprattutto grazie all’iniziativa di Enrico Pieri ed altri superstiti che sono stati appoggiati dall’organizzazione AnStifter. I ragazzi che partecipano a questa iniziativa,  nonostante le barriere culturali e linguistiche, si uniscono e si impegnano per conoscere e soprattutto non dimenticare i crimini di guerra nazi-fascista, come quello di Sant’Anna di Stazzema.

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Durante i 12 giorni, i ragazzi oltre a fare amicizia e allenare le lingue, fanno dei workshop che stimolano a conoscere la storia di Sant’Anna ma non solo, anche tutto quello che è stato prima e dopo il 12 agosto 1944. Inoltre ripercorrono in prima persona i sentieri utilizzati non solo dalle truppe tedesche ma anche da partigiani e sfollati. Proprio oggi (6 agosto) hanno percorso uno di questi tratti, partendo da Farnocchia per incontrare Adele Pardini a Sant’Anna.

“La parte più significativa e importante del campo è sicuramente l’incontro con i superstiti i quali ci aiutano veramente a comprendere cosa significhi il messaggio ‘senza memoria non c’è futuro”, dice uno di loro. Un’altra partecipante aggiunge: “Questa è la seconda volta che ho avuto l’occasione di partecipare al campo e di approfondire le mie conoscenze riguardo la storia di Sant’Anna, ed è per questo che invito calorosamente tutti a prendere parte a questo progetto per impegnarsi a ricordare e per rimanere innamorati delle persone che lo portano avanti”.

Giovedì 8 agosto alle 21:30, in piazza della chiesa a Volegno questa esperienza verrà presentata al pubblico. Alcuni partecipanti fanno poi parte del gruppo di studenti che organizzano la mostra “Raccontare la sopravvivenza” che sarà inaugurata l’11 agosto alle 18:30 alla Fabbrica dei Diritti a Sant’Anna.

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