Borse lavoro sempre più “cucite” sulla persona, sulle sue attitudini e i suoi desideri, oltre che sul bisogno temporaneo: è l’evoluzione del progetto di reinserimento sociale che ha fatto il suo “esordio”, in modo strutturato, a gennaio, elaborato dal Comune e dalla Consulta del Volontariato per contrastare l’esclusione dei soggetti più fragili dal circuito lavorativo. “La graduatoria attiva presso i servizi sociali è già in esaurimento – spiega l’assessore al ramo, Tatiana Gliori – con tutte le persone ammesse chiamate a occuparsi dell’apertura e chiusura di parchi e servizi igienici pubblici e a dare supporto operativo all’ufficio turismo, in occasione di eventi particolari. Abbiamo avuto riscontri positivi, sotto vari aspetti, sulla validità di questo strumento: da qui la decisione di fare un passo avanti ribaltando, in sostanza, la prospettiva su cui si fonda l’assegnazione della borsa lavoro”.
Ognuna di esse, infatti, sarà “costruita” sul beneficiario attraverso un progetto specifico, realizzato dall’ufficio Servizi Sociali con l’ausilio della Consulta del Volontariato e dell’associazione Unitalsi e che rappresenterà non solo un aiuto immediato alla fragilità economica ma un’occasione di inclusione “calibrata” sulle capacità già acquisite dal richiedente. Ferme restando alcune linee guida sulle attività previste: “Si svolgeranno in luoghi pubblici di proprietà comunale – conferma Gliori – come sedi municipali, spazi sportivi, luoghi della cultura e, naturalmente, parchi e servizi igienici. Ogni borsa lavoro avrà una durata minima di 3 mesi, fino al massimo di un anno; abbiamo individuato anche alcune situazioni prioritarie: giovani privi di supporto familiare adeguato, persone senza fissa dimora o in condizioni di povertà estrema, ex detenuti o detenuti con provvedimento di esecuzione penale esterna”.
Il nuovo avviso, già aperto (modulistica scaricabile sul sito del Comune o reperibile presso gli uffici comunali Casa e Servizi Sociali) supera anche l’accezione tradizionale di “graduatoria”, che sarà più un elenco in ordine alfabetico dei beneficiari. Fra i requisiti, oltre all’essere residente a Pietrasanta e in stato di disoccupazione, anche avere un’età compresa fra 18 e 67 anni (non compiuti) e un Isee non superiore a 22 mila euro (16.500 in caso di nucleo unipersonale).
La modalità di erogazione della borsa sociale lavoro è a sportello aperto, fino a esaurimento delle risorse e l’avvio potrà avvenire in momenti diversi dell’anno.