Debutta in prima nazionale nell’ambito della 45esima edizione del Festival La Versiliana “Cattivi”, spettacolo scritto e interpretato da Gennaro Duccilli, con Eleonora Mancini e Giordano Luci, ovvero un viaggio nel labirinto della memoria di un attore sul finire della vita, che immerge lo spettatore nei recessi più oscuri e intimi del Teatro e della natura umana.
Lo spettacolo, in scena martedì 13 agosto alle ore 22 sul palco del Giardino Barsanti ( Chiostro di Sant’Agostino) a Pietrasanta, fa parte di “Versiliana Contemporary Theatre”, sezione del 45° Festival La Versiliana, promosso e organizzato dalla Fondazione Versiliana con la consulenza artistica di Massimo Martini, dedicata alla contemporaneità.
Un attore rivive, tra incubi e realtà di palcoscenico, le sue interpretazioni più inquietanti: i Cattivi del Teatro si affacciano alle porte della sua coscienza malata. Da contrappunto un vecchio juke-box, un misterioso suggeritore e il fantasma di un amore. Attraverso un gioco di maschere e trasfigurazioni, l’archetipo del personaggio “malvagio” sarà specchio di una vita vissuta al limite.
E l’attore si “lascerebbe andare”, per stanchezza e disillusione, se non ci fosse il suo Daimon (nell’accezione di James Hillman) -creatura multiforme nella mise en scene- a dargli quella spinta creativa ancora una volta. E lo fa spingendolo nell’abisso nero ma vivificante dei personaggi oscuri, spronandolo a rivivere fino allo stremo le interpretazioni che hanno segnato il suo percorso artistico. Ecco apparire allora le maschere dell’innocenza perduta e dei sensi di colpa, allo stesso tempo pure e contaminate; le immagini di film visti in adolescenza e rielaborati in un rincorrersi di rimandi e citazioni; le prime esperienze teatrali, le paure, gli amori: e così le radici napoletane e i suoi Pulcinella si fondono con i Pierrot di Laforgue, e con l’abisso nero in cui si ritrova il Dr.Jekyll/Hyde di Stevenson o con i personaggi shakesperiani di Riccardo III, Otello, Iago, Shylock o con la terribilità dei Cenci di Artaud o nella ricerca dell’impossibile del Caligola di Camus o nel gioco perverso di Erode e Salomè di Wilde.
E alla fine l’attore si ritroverà al cospetto, come il capitano Achab di Melville, dell’ ultimo mostro Moby Dick che avrà sembianze straordinariamente umane e al contempo disumane, e lanciando l’arpione verso quel bianco abbacinante, trapasserà e ricongiungerà passato, presente e futuro nel frantumarsi di un vecchio specchio incrinato in cui si riflette una vecchia bambola rotta. Sullo sfondo, apparentemente bonario ma incombente il personaggio del Suggeritore/Morte (di cechoviana memoria), che accompagnerà l’attore nel suo ultimo viaggio.
I biglietti sono in vendita su Ticketone, presso la biglietteria del Festival La Versiliana a Marina di Pietrasanta e saranno in vendita anche nel Chiostro di Sant’Agostino la sera stessa dello spettacolo a partire dalle ore 20.30. Inizio spettacoli ore 22. Biglietto, posto unico 10 euro. Info 0584 265757 www.versilianafestival.it
Info spettacolo
Scritto e interpretato da Gennaro Duccilli
con Eleonora Mancini e Giordano Luci
scene Sergio Gotti
costumi Martina Aloise
light design Antonio Accardo
sound design Giulio Duccilli
organizzazione Massimo Martini
regia Adam Reith