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venerdì, Settembre 27, 2024

“Il presidente della Provincia è di tutti”: il programma di Pierucci. Pardini: “Serve un cambio di passo”

“Le elezioni provinciali rappresentano un momento importante per tutti i Comuni del nostro territorio, non solo per il capoluogo”. A dirlo è Marcello Pierucci, sindaco di Camaiore e candidato del centrosinistra alla carica di presidente della Provincia alla testa di una larga coalizione rappresentativa di varie sensibilità politiche, civiche e territoriali. Ricordiamo che sono due i candidati alla carica di presidente: il sindaco di Lucca Mario Pardini e il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci, mentre le liste ammesse al voto sono quattro.

A due giorni dal voto che coinvolgerà sindaci e consiglieri di tutti i Comuni della Provincia di Lucca, l’esponente del centrosinistra versiliese interviene per chiarire il senso di questo appuntamento, lo stile con il quale intende interpretare il ruolo di Presidente e, con l’occasione, replica all’appello promosso dalla lista civica Lucca 2032 di Mario Pardini, con il quale viene chiesto un sostegno ai consiglieri dell’opposizione.

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L’intervento di Lucca 2032

“La scelta del nuovo presidente della provincia di Lucca rappresenta un momento decisivo per il nostro territorio – aveva affermato il gruppo consiliare di Lucca 2032 – . Sostenere tutti uniti la candidatura di Mario Pardini è quanto di più opportuno per garantire una guida ancora più solida alla nostra comunità”. Inoltre “avere il sindaco di Lucca alla guida della provincia significherebbe favorire un coordinamento più efficace tra le istituzioni locali, garantendo che le esigenze e le priorità della nostra città siano adeguatamente rappresentate a livello provinciale. Fino ad oggi Mario Pardini ha evidenziato doti manageriali certe, ha dimostrato di conoscere approfonditamente le questioni che riguardano il nostro territorio e ha sempre lavorato per il bene della comunità lucchese”.

La lista quindi si rivolgeva “anche alle forze di minoranza: non supportare il sindaco della nostra città, andando a disperdere il voto, vorrebbe dire dilapidare un’opportunità importante di garantire una voce forte e unita per Lucca, privilegiando interessi politici di parte. I tempi, invece, sono più che mai maturi per andare oltre le divisioni e concentrarci sulle necessità della nostra città e dei suoi cittadini. Invitiamo quindi tutti i consiglieri comunali a riflettere accuratamente su questo aspetto e a considerare l’importanza di poter contare su un sindaco di Lucca alla presidenza della provincia”.

La replica e il programma di Marcello Pierucci

“Trovo singolare – afferma Pierucci – che la lista civica del sindaco di Lucca si rivolga ai gruppi di minoranza del loro Comune chiedendo il voto in ragione di un non meglio precisato interesse superiore del capoluogo. Ciò per cui resto stupito è la modalità con la quale il candidato della destra lucchese sembra voler rivestire il ruolo per cui si è candidato: il presidente della Provincia non deve essere eletto per fare gli interessi di questo o di quel Comune, ma del territorio tutto”.

“In questo contesto spiccano senz’altro le esigenze del comune capoluogo, tra le cui priorità metto la celere conclusione degli importanti investimenti in corso: dal nuovo Ponte sul Serchio ai lavori all’Istituto Paladini Civitali e al Liceo Vallisneri e tutte le altre opere da concludere o programmare al più presto. La Provincia, però, non finisce a Ponte a Moriano o sulla cima del Monte Quiesa, ma è ricca di complessità e bisogni”.

“Tra i grandi comuni del territorio che devono avere la giusta attenzione – spiega Pierucci – spicca senz’altro il Comune di Viareggio: dalla valorizzazione di Villa Argentina ai tanti interventi di edilizia scolastica già programmati o in corso sulle diverse scuole superiori del territorio, fino all’ex Caserma Mazzini, che, dopo la ristrutturazione dell’immobile che intendo portare avanti con velocità, diventerà l’ITS Academy. Tutte opere con le quali intendo lavorare a fianco dell’Amministrazione Comunale per il bene di tutta la comunità”.

Ma, come spiega Pierucci, sono soprattutto i Comuni medi e piccoli ad avere bisogno di trovare nell’ente Provincia un alleato per programmare quegli investimenti, che da soli non sono in grado di sostenere, ma anche, banalmente, per assicurare in modo puntuale ed efficace il presidio sulla viabilità provinciale che, soprattutto nei comuni montani (ma non solo: vedi Bagni di Lucca), è uno degli elementi fondamentali per garantire la vivibilità dei cittadini. “Con riferimento alla Garfagnana, ad esempio, ritengo prioritario l’impegno per la realizzazione del collegamento della variante al centro abitato di Castelnuovo, con la strada regionale 445: un’opera che ha lo scopo di completare la variante al centro abitato di Castelnuovo permettendo di facilitare l’accesso ai comuni dell’alta Garfagnana. Oppure la Piana e la Media Valle, con la realizzazione di rotonde strategiche per le viabilità di Porcari, Borgo a Mozzano e Capannori che non possono più attendere.”.

“Con questo stesso spirito – aggiunge Pierucci – sono convinto che tutto sia perfettibile e sono pronto a lavorare, con le doti e le caratteristiche che mi contraddistinguono, per migliorare anche ciò che negli ultimi anni può non aver funzionato. Voglio cogliere, infatti, anche gli spunti che sono arrivati nei giorni scorsi da chi, insieme ai tanti aspetti positivi della gestione degli ultimi dieci anni, ha evidenziato anche alcune criticità. Come ad esempio la Sindaca di Altopascio, la quale ha lamentato ritardi nella progettazione di un’opera fondamentale per la mobilità del suo Comune, la nuova circonvallazione. Su questo punto specifico ci tengo a precisare che, se eletto, questa progettazione sarà una delle prime priorità della mia azione amministrativa”.

“Insomma – conclude – giunti ormai a due giorni dal voto ci tengo a ribadire che, a differenza di quello che si propone di fare il mio avversario, non intendo essere il presidente che guarda agli interessi del suo Comune, che pure ho l’onore di rappresentare, o della sola Versilia, ma di tutta la Provincia, soprattutto dei territori che più hanno bisogno di vicinanza e attenzione. E lo faccio, come sempre è stato nella mia vita amministrativa, parlando delle cose da fare e dei progetti da realizzare, che ho ben in mente e che guardano non a una sola porzione, ma all’intero territorio provinciale”.

Pardini: “La Provincia ha bisogno di un cambio di passo”

Da parte sua, dopo l’ufficializzazione della candidatura alla presidenza della Provincia, Pardini aveva scritto sulla propria pagina Facebook che “i numeri, i calcoli matematici, le fredde strategie pensate nelle stanze del potere non sono tutto. Perché a fronte alle sfide date per vinte (o perse) a tavolino si percepisce nell’aria una voce – sottile e diffusa – che chiede il cambiamento, la discontinuità. Una voce che non tutti sono capaci di sentire. Oggi, come allora, sento questo vento che soffia – trasversale e maggioritario – raccontandoci l’alba di una nuova politica”.

Il sindaco di Lucca Mario Pardini (foto dalla sua pagina Facebook)

“Ho sentito anche parlare di veti, in questi giorni – aveva proseguito Pardini – . ‘Veto’, che parola brutta da usare: significa ‘diniego assoluto’, un concetto di assoluta chiusura che ritengo lontano anni luce dal mio modo di pensare sia l’amministrazione della cosa pubblica che i rapporti umani. Ho sentito parlare di Provincia come ‘casa dei Comuni’. Peccato che molti di questi Comuni non si siano accorti di fare parte insieme di una casa”.

“Per queste e per tante altre ragioni – sottolineava poi il sindaco di Lucca – credo fortemente che sia arrivato il momento di un forte e deciso cambio di passo nell’amministrazione di questo importante ente. Un ente – la Provincia di Lucca – che probabilmente molti cittadini sentono distante, ma che invece ricopre competenze molto importanti per tutto il territorio”.

“Per questo – concludeva – oggi, come nel 2022, mi sono messo a disposizione della comunità. E come allora l’ho fatto contro i pronostici con la massima serenità, ma stavolta mettendo anche sul piatto l’autorevolezza del mio ruolo istituzionale, con tutta la passione e lo spirito di servizio che servono per fare davvero la differenza. E quindi, oggi come allora, andiamo. Si riparte”.

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