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lunedì, Novembre 25, 2024

Eletti tutti e tre i candidati di Coldiretti al Consorzio di Bonifica. 1.205 voti per gli agricoltori-custodi

Gli agricoltori-custodi candidati da Coldiretti saranno tutti protagonisti della nuova governance del Consorzio di Bonifica Toscana Nord. I tre candidati del mondo agricolo, Marco Bonotti nella fascia 1 (740 voti), Andrea Celli nella fascia 2 (424) e Guido Bertacca nella fascia 3 (41) hanno raccolto complessivamente 1.205 voti portando consensi determinanti per la vittoria della lista “Ambiente, Sicurezza e Sviluppo”.

Marco Bonotti, agricoltore-allevatore, è stato il terzo più votato nella sua fascia, il cerealicoltore, Andrea Celli il primo nella fascia 2 mentre l’imprenditore florovivaistico Guido Bertacca il terzo. Tutti e tre siederanno ora nella nuova assemblea. Ai candidati Coldiretti quasi un voto su cinque, degli oltre 7 mila votanti in quella che è stata la competizione elettorale consortile con la più alta affluenza tra tutti i consorzi toscani. Due di loro sono della Piana e della Versilia: si tratta di Andrea Celli, cerealicoltore, e dell’imprenditore florovivaistico viareggino Guido Bertacca; il terzo è l’apuano Marco Bonotti.

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“Un risultato frutto dell’impegno, della determinazione e della responsabilità di Coldiretti che attraverso questi tre candidati porterà all’interno della nuova leadership del Consorzio, l’esperienza di un mondo agricolo che è, e si sente, parte attiva nella tutela e gestione del suolo insieme alle istanze specifiche dei singoli territori”, commenta l’associazione di categoria.

“I tre neo eletti sono stati infatti scelti – spiega Coldiretti Lucca e Massa Carrara – per garantire la copertura ed amplificare la voce degli agricoltori su tutto il territorio che ricade all’interno dei confini di gestione del Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Un messaggio che, grazie al lavoro battente di queste settimane, è arrivato alla base sociale, i soci, gli agricoltori, ma anche la gente comune, che hanno supportato in ogni territorio i nostri candidati, riconoscendone il ruolo, perché questo ente riveste un’importanza strategica per il controllo del territorio e la prevenzione dei rischi idrogeologici legati al clima, per la realizzazione di opere e progetti che siano funzionali alla nostra agricoltura che è la prima a pagare con le proprie produzioni poi la mancanza di acqua o gli allagamenti dei terreni agricoli”.

“I tre candidati sapranno contare e ben rappresentare con la loro conoscenza del territorio tutto il nostro mondo – conclude il direttore Francesco Cianciulli di Coldiretti Lucca e Massa Carrara – . La nostra agricoltura e le istanze del nostro mondo devono avere e avranno un ruolo di primo piano nella nuova assemblea, grazie ai nostri soci”.

“Gli agricoltori assicurano alla futura assemblea del consorzio esperienza, competenza e soprattutto una diffusa e profonda conoscenza del territorio – aveva spiegato Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca, presentando i tre candidati – . Sono i diretti interessati a preservare la sua biodiversità, che è la ricchezza delle nostre coltivazioni e nel renderlo più sicuro in nome e per conto di tutti i cittadini. La loro presenza nella nuova governance è funzionale ed indispensabile per dare continuità ad un ente che in questi anni ha lavorato bene sul territorio anche proprio grazie al contributo del nostro mondo”.

La manutenzione del reticolo idraulico esistente, i progetti per un adeguato approvvigionamento idrico ed irrigazione dei terreni fondamentali per la produzione delle colture agricole, la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, nonché la sfida senza precedenti per il contenimento delle pesanti conseguenze degli eventi estremi causati dalla crisi climatica, sono i temi principali che passano da una attenta, efficiente e rapida gestione del territorio e delle sue criticità. 

“I consorzi hanno una funzione strategica nella difesa del territorio e nel contrastare il consumo del suolo in una regione dove nove comuni su dieci si trovano in aree ad elevato rischio idrogeologico – aveva aggiunto Elmi – . Fenomeni opposti come l’aumento delle temperature con lunghi periodo di siccità improvvise e violente precipitazioni, causano sempre più spesso difficoltà ed allagamenti sui territori; servono capacità e tempestività di intervento per prevenire e ridurre gli effetti nefasti di questi fenomeni climatici, migliorando per esempio la raccolta delle acque piovane per poi redistribuirle o programmando manutenzioni puntuali dei corsi d’acqua. Ecco perché gli agricoltori devono sedere in quell’assemblea: perché presidiano e conoscono bene il territorio ed affrontano queste problematiche ogni giorno”.

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