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mercoledì, Ottobre 16, 2024

Giornata della consapevolezza del lutto perinatale: nei consultori garantito un sostegno alla coppia

Nella Giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale, i responsabili dei consultori dell’Azienda USL Toscana nord ovest evidenziano quali sono i servizi disponibili per la cittadinanza. Ad approfondire il tema del lutto perinatale, un’esperienza dolorosa che colpisce le coppie che perdono un bambino durante la gravidanza o poco dopo la nascita, è la direttrice dell’unità operativa complessa aziendale Attività consultoriali Rosa Maranto, insieme alla responsabile dell’unità funzionale consultoriale di Lucca Patrizia Fistesmaire e al responsabile dell’unità funzionale consultoriale delle Valli Etrusche Alessio Mini.

“Oggi – dicono i tre professionisti dell’Asl – è la giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale, una giornata importante perché ancora non si parla abbastanza del vissuto di chi rimane. Il lutto perinatale è infatti un evento che purtroppo accade, ma che non è ancora abbastanza legittimato a livello sociale. La perdita di un figlio durante la gravidanza o dopo la nascita, in qualunque epoca accada, è un evento traumatico che interrompe la costruzione della genitorialità e dell’identità materna e paterna. Rappresenta una frattura nella vita emotiva soprattutto di una donna, ma anche nel partner e nella coppia qualcosa all’improvviso si distrugge”.

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“È di per sé un evento innaturale e inspiegabile da un punto di vista emotivo – proseguono – : mentre si attende una nascita arriva una morte. Il dolore è intollerabile, la difficoltà di rappresentare quello che è accaduto, l’interruzione dei desideri, dei progetti, delle aspettative, paralizza sia chi lo vive che chi sta intorno e, se non vi è un personale formato a gestire questo evento, le donne si sentono sole, proprio nel momento in cui ci sarebbe più bisogno di protezione e di silenzio. Per questo uno spazio di elaborazione e di sostegno esperto è fondamentale sin dai primi momenti successivi al lutto per la prevenzione dei disagi psicologici futuri”.

La dottoressa Rosa Maranto

L’Azienda USL Toscana nord ovest da anni ha messo in atto un percorso che vede più servizi e più figure professionali intervenire in modo tempestivo e sinergico. “Da anni i professionisti dei consultori si formano insieme a quelli dell’ospedale sulle tematiche del lutto perinatale per garantire un supporto adeguato e una comunicazione  continua tra territorio, ospedale, territorio – spiegano Maranto, Fistesmaire e Mini – . All’interno dei consultori vi sono psicologhe e psicologi che lavorano con le donne e con le coppie fin dai primi momenti della scoperta di una gravidanza e garantiscono spazi di valutazione e di ascolto del disagio psicologico in tutto il percorso nascita. Quindi, anche nel caso di un lutto perinatale è la psicologia consultoriale ad intervenire, garantendo la consulenza in ospedale, durante la degenza, e la successiva presa in carico territoriale”.

“La presenza dello psicologo e del personale del reparto, formato e sensibile, consente di facilitare la prima comprensione dell’evento – sottolineano gli esperti dell’Asl – , poiché lo shock, il senso di distacco emotivo, di negazione, prendono inevitabilmente il sopravvento e il disorientamento investe tutti. Successivamente c’è una vera e propria rottura esistenziale che può essere mitigata da un punto di riferimento stabile e attento, come l’equipe consultoriale. Lo psicologo del consultorio garantisce un sostegno alla coppia sia attraverso uno spazio di accoglienza e consultazione breve che con una psicoterapia mirata all’elaborazione dell’esperienza traumatica: l’intervento è personalizzato in base ai bisogni presenti perché non tutti elaborano il lutto allo stesso modo e con gli stessi tempi”.

Il dottor Alessio Mini

“Sarà sempre al consultorio che potranno essere seguite eventuali altre gravidanze o altri percorsi genitoriali, come l’adozione e l’affido – concludono – . Per questo abbiamo investito perché sia garantita la presenza dello psicologo fin da subito, anche a supporto del gruppo di lavoro, dei familiari e di tutti coloro che, oltre alla coppia sono coinvolti, così che nessuno sia lasciato solo”.

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