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venerdì, Novembre 22, 2024

Frana minaccia il ponte di Pruno, meta di migliaia di escursionisti. Partono i lavori di messa in sicurezza

Ha bisogno urgente di un intervento di salvataggio una delle strutture più caratteristiche e antiche delle vallate delle Alpi Apuane. Stiamo parlando del ponte di Pruno, percorso ogni anno da migliaia di escursionisti che lo attraversano per raggiungere la spettacolare cascata dell’Acquapendente e il Mulino didattico del Frate. Il ponte fu edificato nel 1830 a forma di “schiena d’asino”: un gioiello costruito con materiali locali, fra cui la Pietra del Cardoso, al cui centro, sulla spalletta, si trova una piccola edicola contenente l’effige in marmo bianco di San Francesco.

Però, come si legge sulla pagina Facebook del Comune di Stazzema, l’antica costruzione rischia di essere compromessa per un lento movimento di frana, a fianco, che ha provocato un’importante crepa nella struttura, che negli anni si è via via aggravata. “Al momento – spiega l’amministrazione – il ponte (che è monitorato dai tecnici dell’Unione dei Comuni della Versilia) non è a rischio cedimento, tuttavia senza interventi immediati la situazione di anno in anno potrebbe andare peggiorando”.

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“Il progetto, realizzato dai tecnici dell’Unione dei Comuni della Versilia, a ottenuto da poco il parere positivo della conferenza dei servizi – annuncia il Comune di Stazzema – . I lavori, per un importo totale di 35mila euro derivanti dal ‘Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane’, saranno affidati a breve (entro novembre è previsto l’inizio dell’intervento) e dovrebbero durare circa un mese. Il cantiere non ostacolerà mai il passaggio sul sentiero e sul ponte, dato che riguarderà il versante adiacente a monte”.

Dal punto di vista tecnico sarà realizzata una paratia di micropali con lo scopo di contenere la spinta dei terreni sulla spalla destra del ponte. Lungo il fronte di frana, che ha una lunghezza di 12 metri, saranno installati con un’armatura costituita da barre di acciaio 22 micropali di 8 metri di altezza ciascuno. Inoltre sono previste opere di drenaggio necessarie a contenere il massimo livello delle acque sotterranee.

Come spiega sulla pagina Facebook dell’amministrazione Maurizio Verona, sindaco di Stazzema e presidente dell’Unione dei Comuni Versilia, “Si tratta di un altro intervento dell’Unione dei Comuni teso a sostenere sia la sicurezza dei nostri versanti e dei percorsi escursionistici sia a contribuire con un ruolo di primo piano il settore del turismo lento. Questo tipo di volano economico, per quanto riguarda il nostro territorio, è strettamente legato alla sentieristica delle Alpi Apuane. È grazie proprio a questi progetti, di cui l’Unione dei Comuni della Versilia è l’ente attuatore per eccezione, che si agisce nella conservazione del patrimonio di mulattiere e antiche strade di comunicazione dei nostri borghi di montagna, oggi riscoperte e rientranti a pieno nell’interesse delle mete turistiche nazionali e internazionali”.

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