Come ogni anno tutti gli apicoltori, comprese le attività a conduzione familiare, devono comunicare ai Servizi veterinari dell’Azienda USL Toscana nord ovest, nel periodo tra il 1° novembre e il 31 dicembre, il numero di alveari posseduti nonché le loro postazioni sul territorio regionale e nazionale.
Questo è un obbligo imposto dalla Legge regionale numero 21 del 29 aprile 2009 “Norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura ” e successive modifiche.
I direttori delle strutture di Veterinaria della provincia di Lucca (Marco Marcucci, Stefano Giurlani e Luca Lazzerini) evidenziano che la comunicazione deve essere fatta alla sede Asl in cui l’apicoltore ha la propria residenza o dove ha sede legale l’impresa apistica utilizzando il modello che è richiedibile:
- per la Piana di Lucca alla sede dei Servizi veterinari in Piazza Aldo Moro a Capannori oppure inviando una email a saspv.lu@uslnordovest.toscana.it;
- per la Valle del Serchio alla sede dei Servizi veterinari in via IV Novembre, 10, a Gallicano oppure inviando una email a saspv.ds@uslnordovest.toscana.it;
- per la Versilia alla sede dei Servizi veterinari in Via Martiri di S.Anna, 12, a Pietrasanta oppure inviando una email a saspv.versilia@uslnordovest.toscana.it.
Questa comunicazione deve essere fatta anche per le postazioni al momento del censimento con zero famiglie al suo interno. E’ data facoltà all’apicoltore di provvedere al censimento anche tramite le forme associative a cui aderiscono.
Da quest’anno le denunce alla Asl possono essere fatte – oltre che con le classiche forme di trasmissione dei dati richiesti, consegna a mano o via email – anche attraverso il canale Whatsapp inviando una foto del documento richiesto, accompagnata da foto di un documento di identità (numero di cellulare per Piana di Lucca 333-6124813, per Valle del Serchio 334-1123729, per la Versilia 328-8604104 ).
Si ricorda che la prestazione è gratuita, mentre la non ottemperanza a questo obbligo di legge può comportare la contestazione di sanzioni amministrative ai sensi della Legge regionale numero 21 del 2009 e successive modifiche.