Adesso è ufficiale la costituzione a parte civile del Comune di Massarosa e della Provincia di Lucca sono state accettate durante l’udienza di venerdì scorso a Firenze. Un processo corposo iniziato ad aprile, pesanti i reati ipotizzati dal traffico illecito di rifuti all’inquinamento ambientale, una trentina i soggetti coinvolti mentre sono circa sessanta i cittadini, associazioni, enti ammessi come parte civile.
“I nostri obiettivi sono la salvaguardia del territorio e dell’ambiente – commenta l’assessore all’ambiente Mario Navari – . Siamo soddisfatti di poter far parte dle progetto per tutelare al meglio la nostra comunità ed è per noi significativo che al nostro fianco come parte civile ci siano realtà come Legambiente, Libera, CGIL, Regione Toscana. Purtroppo altrettanto significativa è invece l’assenza del Ministero dell’Ambiente”.
Il Comune ha dato incarico per seguire il processo insieme alla Provincia di Lucca alla dott.ssa Carmela Piemontese, una sinergia istituzionale che corrisponde ad una linea unica su questa vicenda e sull’importanza di lavorare per la tutela dei cittadini e dei territori interessati.
“Non possiamo che essere soddisfatti nell’apprendere che l’istanza della Provincia di Lucca per costituirsi parte civile sia stata accolta – commenta il presidente della Provincia Marcello Pierucci – . Il nostro obiettivo è sempre stato quello di rimanere convintamente e concretamente al fianco della comunità tutta, così come tutti i territori che sono stati colpiti da questo caso che non può restare inascoltato. Va fatta giustizia, e le istituzioni hanno il dovere di stare al fianco dei cittadini e dei territori che sono le vere vittime di questo scempio ambientale”.
La situazione continua a essere monitorata da parte del Comune di Massarosa tra incontri a tutti i livelli, sopralluoghi non ultimo quello nei mesi scorsi con il Generale Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per le bonifiche nazionali, con l’obiettivo della salvaguardia dal punto di vista ambientale innanzitutto ma anche dello sviluppo dal punto di vista economico e del territorio poiché quell’area è oggetto di previsioni urbanistiche che prevedono insediamenti produttivi, ovvero capacità occupazionali.
“Il nostro impegno è su più fronti – conclude la sindaca Simona Barsotti – : nel processo, nella fase progettuale della messa in sicurezza, a fianco dei nostri cittadini, dei loro diritti e della loro tutela”.