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mercoledì, Ottobre 23, 2024

Dalla Climat di Carrara ai vertici nazionali di Confartigianato: Giannoni presidente di bruciatoristi e manutentori

La soddisfazione di poter rappresentare la propria categoria a livello nazionale partendo dalla provincia apuana e la voglia di farlo con dedizione e impegno. Stefano Giannoni, già presidente regionale dei bruciatoristi e manutentori, è stato infatti eletto per acclamazione presidente del Consiglio Nazionale della categoria di Confartigianato: resterà alla guida per i prossimi quattro anni. Sarà affiancato da Giacomo De Nicolo Volpe (Lombardia) e Luigi Ficelo (Puglia) nel ruolo di Vicepresidenti.

“E’ un incarico prestigioso che mi permetterà di portare le istanze della categoria dal livello territoriale fino al cuore delle istituzioni – sottolinea il neo presidente nazionale Giannoni -. Ringrazio vivamente i colleghi che mi hanno chiamato a ricoprire questo ruolo carico di sfide difficili ma anche avvincenti per i bruciatoristi e manutentori. E’ un incarico che accetto con orgoglio e con lo spirito di servizio che ha sempre contraddistinto il mio impegno all’interno dell’associazione datoriale”.

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Giannoni è socio fondatore e titolare della Climat di Carrara, azienda sul mercato da oltre trentacinque anni su pompe di calore, caldaie, riscaldamento e impianti di condizionamento. Il settore dei bruciatoristi e manutentori è molto ampio e molto dinamico perché opera su un mercato che soprattutto negli ultimi anni è in continua evoluzione. Comprende infatti tutte le operazioni di installazione, manutenzione e riparazioni sugli impianti di climatizzazione, siano essi invernali o estivi, quindi dalle caldaie ai climatizzatori passando per le pompe di calore.

Il mandato è appena all’inizio ma Giannoni ha già le idee ben chiare, individuando alcuni macro-temi di azione. “Nel futuro ci aspettano molte sfide – sottolinea ancora Giannoni -, in particolare quelle imposte dai cambiamenti climatici che rivoluzionano il nostro modo di vivere fin dentro le nostre case. Nuovi prodotti e tecnologie, l’addio all’uso dei gas climalteranti così come dei combustibili fossili. Ma per poter attuare le strategie e mettere in campo le innovazioni tecniche bisogna anche lavorare sulle normative, sui regolamenti, a livello regionale, nazionale ed europeo. E’ importante condividere informazioni e iniziative, partendo dalla realizzazione di un portale informativo web, che dovrà favorire la partecipazione e rafforzare l’integrazione e la crescita del Sistema associativo, in particolare al centro ed al sud del Paese”.

“Dovremo essere presenti con costanza e determinazione ai vari tavoli ministeriali – prosegue – , soprattutto laddove si discute in merito a questioni di importanza strategica per la categoria. Inoltre, sarà fondamentale partecipare attivamente ai Gruppi di lavoro presso gli Enti di normazione, dove si definiscono le norme tecniche che vincolano le attività di categoria. Avvio di nuove relazioni, accordi e convenzioni con tutti quei soggetti che sono parte della filiera di riferimento nella manutenzione degli impianti termici. Sostegno della necessità – in particolare con le società di distribuzione di energia – di un’applicazione integrale e sostanziale della normativa per garantire una maggiore tutela della sicurezza, dei consumatori – clienti e della serietà e professionalità delle imprese impiantistiche, anche per il contrasto dell’abusivismo professionale”.

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