Dopo che Pinocchio è stato magnificante omaggiato nel giardino di Villa Garzoni a Collodi con una mostra monografica sul celebre burattino, ecco che il prossimo 5 dicembre nel palazzo Grifoni di San Miniato, verrà finalmente inaugurata la mostra “Pinocchio e i Carabinieri”. Ecco così che Paolo Nuti, pittore viareggino protagonista dei due eventi, vedrà finalmente esposto al pubblico il suo “Pinocchio fra i Carabinieri”. Un’opera eseguita a suo tempo e che avrebbe dovuto già essere esposta in una mostra collettiva mai realizzata per vari contrattempi.
Per quanto riguarda Paolo Nuti, che lo abbiamo seguito durante il percorso della gestazione e dell’esecuzione sulla tela ci ha detto che si è accinto ad affrontare il lavoro richiestogli perché tutto il libro di Collodi è una profezia del mondo che verrà, cioè di quello che stiamo vivendo oggi. Quindi una mostra che nella semplicità del soggetto costituisce non solo uno schiaffo all’evoluzione, alla tecnologia che domina il mondo ed alle scoperte interspaziali che fanno girare la testa, ma porta sulla terra in cui viviamo e dove la fantasia di Collodi ci fa rivivere quello che, volenti o nolenti, oggi ci circonda. I Carabinieri, infatti, non sono mai stati all’ordine del giorno come oggi, vista la recrudescenza dei delitti che non conoscono soluzione di continuità.
Paolo Nuti, oggi il pittore viareggino certamente più noto in Italia, non si è certamente negato ad illustrare “Pinocchio fra i Carabinieri” proprio per la situazione che stiamo vivendo. “Se per la mostra di Collodi – ci ha detto l’autore – Pinocchio corre pericolo di essere fritto in padella, Pinocchio liberato dalla prigione si avvia per tornare alla casa della fata turchina, ma lungo la strada si imbatte in un orribile serpente e Pinocchio, dopo cinque mesi di cuccagna, sente spuntarsi, con sua grande meraviglia, un bel paio d’orecchi asinini, tanto da trasformarsi in un ciuchino; qui viene proprio arrestato tanto da apparire fra due della Benemerita per un reato che oggi non sarebbe nemmeno preso in considerazione”.
Questo sta a dimostrare quanto Paolo Nuti venga considerato nell’ambiente artistico-espositivo della nostra regione e non solo avendo insegnato disegno e storia dell’arte in Piemonte ed esposto in altre città d’Italia. In sostanza, a prescindere da alcuni famosi predecessori che hanno ben rappresentato Viareggio in campo nazionale, il Nostro è attualmente il più importante artista del pennello e della spatola oggi esistente. Di conseguenza il suo costante apparire in collettive della Toscana, senza contare la sua presenza in molte collezioni private.
“Pinocchio fra i Carabinieri”, quindi, è per il momento l’ultima presenza a San Miniato, una città che è molto attiva in campo culturale, basti pensare che ultimamente vi è avvenuta una riscoperta di un manoscritto inedito di Andrea Camilleri che 50 anni fa aveva partecipato ad un concorso di questa città per opere inedite.
Mario Pellegrini
