Due libri fondamentali per riscoprire una delle più grandi poetesse italiane: Alda Merini. A Viareggio arriveranno a presentarli la prima delle quattro figlie di Alda Merini, Emanuela Carniti, e Silvia Rocchi, fumettista e illustratrice, autrice di un racconto modellato sulla vita e sui versi della poetessa. La presentazione si svolgerà giovedì 21 novembre alle 17.30 al “Capannone” della cooperativa C.RE.A. in via Virgilio 222. A moderare sarà Edoardo Ghezzani, dottorando di Filosofia dell’inclusione all’Università di Pisa.
Si tratta del terzo appuntamento della rassegna “Campa Cavallo“, un ricco programma di eventi culturali in calendario fino a febbraio organizzati da Fondazione per la Coesione Sociale, Azienda Usl Toscana Nord Ovest, Fondazione Mario Tobino, cooperativa sociale C.RE.A. e Centro Studi e Ricerche Lippi Francesconi, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Carnevale di Viareggio.
Emanuela Carniti presenterà “Alda Merini. Mia madre” un libro in cui come figlia maggiore per la prima volta ricostruisce la storia della madre e la racconta nella quotidianità e nella dimensione domestica, con la sua generosità e le sue eccentricità e nelle vicende letterarie ed editoriali, fatte di anni di silenzio e altri di successo. Viene fuori un ritratto franco e intenso di una donna, madre, e artista che, pur tra mille momenti bui, non si è mai data per vinta. Emanuela Carniti è nata a Milano, primogenita di Alda Merini e Ettore Carniti. Ha lavorato come infermiera psichiatrica. Vive a Omegna.
“Una presentazione di grande valore sociale e culturale – commenta Andrea Peruzzi, presidente della Cooperativa C.RE.A. di Viareggio – che viene accolta e si svolge nel nostro Capannone di via Virgilio. Una sede storica e simbolica, da 40 anni luogo in cui sono realizzati percorsi di accoglienza e inclusione per tutti”.
Verrà presentato anche “Alda Merini. Ci sono notti che non accadono mai” di Silvia Rocchi. Nelle tavole del libro Alda Merini è dipinta senza volto. Si muove tra le mura di casa, scende per le vie di Milano alla ricerca del calore di un contatto. E insieme c’è un’altra Merini – di nuovo immaginata – che si trascina collina dopo collina per conoscere da vicino amore, violenza e pietà. Un racconto visivo a doppio binario, modellato sulla vita e sui versi della Poetessa dei Navigli, per un intimo e appassionato omaggio d’autore.
Le presentazioni sono aperte a tutti e in particolare a persone con disabilità o neurodivergenti, famiglie e caregivers, operatori e insegnanti. Il programma completo e tutte le informazioni sul sito www.fondazionecoesionesociale.it.