Riceviamo e pubblichiamo una nota deli gruppi Cultura e Scuola del Pd Versilia sulla questione degli accorpamenti scolastici.
La logica degli accorpamenti scolastici mortifica i territori e squalifica l’offerta formativa. La ventilata ipotesi, difficilmente scongiurabile, della fusione del liceo classico e linguistico “Carducci” di Viareggio e dell’istituto “Don Lazzeri-Stagi”, dovuta ai numeri di iscritti non sufficienti per il mantenimento dell’autonomia, ci trova nettamente contrari. Il liceo classico “Carducci” di Viareggio è un’istituzione storica, come dimostra l’edificio in cui ha sede, fucina di ingegni e luogo di elaborazione culturale di alto livello. E’ la scuola dove si è formato Mario Monicelli, dove anche sotto il regime fascista, si sviluppò un pensiero autonomo e l’adesione di molti giovani alla Resistenza. Con i suoi 620 iscritti è ancora un istituto superiore che attrae interesse e che merita di mantenere la sua autonomia.
Ugualmente potremmo dire dell’istituto di Pietrasanta, che offre una plurima proposta formativa di alto livello tecnico, legata anche alla vocazione artistica del territorio. L’accorpamento delle due scuole segue un criterio puramente numerico, creando un istituto di oltre mille alunni, con una dirigenza sempre più lontana dai bisogni educativi e didattici e sempre più manageriale.
La Toscana, come sostiene anche l’assessora regionale Alessandra Nardini, ha già abbondantemente ‘razionalizzato’ la sua rete scolastica, in tutti i gradi di scuola; il piano nazionale che prevede per il prossimo anno scolastico 14 accorpamenti, ci pare oltre modo insostenibile. Risparmiare lo stipendio di un dirigente scolastico e di un segretario generale, di qualche addetto di segreteria, o di qualche collaboratore a detrimento delle scuole ci pare una logica assai miope.
Alla scuola sempre più viene chiesto di sopperire a tutte le carenze educative della famiglia, a tutti i bisogni sociali e formativi e in cambio che cosa le offriamo? Centinaia di migliaia di euro spesi in attrezzature, soprattutto informatiche, non possono compensare la mancanza di una visione pedagogica a tutto tondo. Il calo demografico è un dato accertato, e arriverà a presto fino a tutte le secondarie di secondo grado, non si tratta di essere più o meno attrattivi, né di farsi la ‘guerra’ tra scuole per raggiungere la quota prevista per l’autonomia.
Il gruppo cultura e scuola del PD Versilia sostiene dunque le proteste contro gli accorpamenti e la loro logica distorta e chiede che la Regione Toscana si opponga in ogni sede possibile, per difendere il valore della scuola e dei suoi rapporti con i territori.