Il Comune di Forte dei Marmi ha emesso un’ordinanza di abbattimento di nove piante pericolose per la pubblica incolumità in via Mascagni e via Ponchielli, mentre altre tre saranno sottoposte a potatura e ad altri trattamenti. Entro marzo saranno messe a dimora nuove piante in modo da ricostituire il filare naturale sulla strada.
L’Amministrazione Comunale ha ricevuto infatti in questi giorni, da parte del professor Fabrizio Cinelli, gli esiti dei controlli approfonditi effettuati sulle alberature pubbliche di via Mascagni e via Ponchielli attraverso il metodo Visual Tree Assessment (VTA). I controlli sono stati eseguiti nell’ambito della tutela e della gestione sostenibile del patrimonio arboreo sancita dall’Accordo di Ricerca con l’Università di Pisa, dal titolo “Studio per un approccio integrato e innovativo della gestione del verde ai fini di una corretta applicazione dei criteri minimi ambientali (CAM) nel Comune di Forte dei Marmi”,
Le analisi hanno permesso di individuare alcune piante in condizioni critiche, classificate in Classe D (propensione al cedimento estrema), che necessitano interventi immediati per garantire la pubblica sicurezza.
Dai controlli di 148 piante (147 tigli e 1 platano) in via Mascagni, i tecnici hanno classificato in Classe D una pianta che dovrà essere abbattuta e sostituita, mentre per un tiglio si procederà con una potatura.
Sottoposte a verifica in via Ponchielli tutte le 142 piante (tigli). Dai controlli effettuati otto piante sono risultate in Classe D e saranno abbattute e sostituite, mentre altre due saranno oggetto di potatura e trattamenti specifici per la cura dei punti critici.
L’Amministrazione ha già predisposto entro marzo del 2025 la messa a dimora di nuove piante in modo da ricostituire il filare naturale sulla strada.
Nel frattempo, visto il carattere di urgenza, gli abbattimenti avranno inizio lunedì 16 dicembre, una misura necessaria per evitare potenziali pericoli per persone e beni.
Secondo il sistema VTA, le criticità delle alberature di via Mascagni e via Ponchielli sono così evidenti da non necessitare ulteriori accertamenti strumentali. Questo metodo si basa su principi biomeccanici solidi e prevede un controllo visivo approfondito, eseguito da tecnici specializzati, per individuare sintomi esterni che possano indicare anomalie strutturali o difetti nel legno interno degli alberi.
Esclusivamente nei casi in cui le problematiche non risultino subito evidenti, si ricorre a strumenti non invasivi o a test di trazione (pulling test) per valutare la stabilità dell’apparato radicale e le condizioni del legno interno. Tuttavia, per gli alberi inseriti in Classe D nelle due strade, i tecnici hanno riscontrato situazioni talmente compromesse da non rendere necessarie ulteriori analisi.
