Partiti gli incontri sul territorio promossi da Coldiretti per incontrare, ascoltare e raccogliere le segnalazioni degli agricoltori sul delicato tema della gestione del reticolo idraulico minore (fossi e canali) e della prevenzione sul fronte del dissesto idrogeologico ma anche per un migliore e più corretto utilizzo della risorsa idrica.
Dopo la vittoria alle recenti elezioni del consorzio di bonifica 1 Toscana Nord che ha visto Coldiretti Lucca e Massa Carrara eleggere tre agricoltori custodi, Marco Bonotti, Guido Bertacca e Andrea Celli, all’interno dell’assemblea del consorzio di bonifica e di esprimere il vicepresidente Andrea Celli nell’ufficio di Presidenza, il progetto degli agricoltori custodi al servizio delle comunità prende forma.
All’incontro, che si è tenuto nella sede zonale di Lido di Camaiore, in Versilia, ha visto la partecipazione di molti imprenditori agricoli che vogliono, con la loro esperienza quotidiana sul territorio, contribuire a migliorare l’efficacia degli interventi di messa in sicurezza e gestione del reticolo minore.
“I nostri agricoltori presenti ogni giorno sul territorio, conoscono a fondo le peculiarità dei luoghi dove lavorano e le manutenzioni straordinarie e periodiche di cui, questi fossi e canali, necessitano per funzionare al meglio – spiega Coldiretti Lucca e Massa Carrara – . I nostri tre agricoltori custodi, eletti nell’assemblea, hanno il compito di fare da cinghia di trasmissione tra i territori e la governance del Consorzio di Bonifica. Il loro è un ruolo importante ma altrettanto lo è quello dei nostri soci-imprenditori che sono preziose sentinelle di un territorio che vivono ogni giorno, 365 giorno l’anno, e questa è una ricchezza di conoscenza che dobbiamo poter e sapere sfruttare al massimo. Con questo nuovo approccio manteniamo un impegno nei confronti dei nostri agricoltori che vogliamo rendere veramente partecipi nella gestione dell’ente”.
Gli agricoltori, così come i cittadini, hanno di fronte la complicata sfida per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici che stanno minacciando le nostre vite e la stessa sicurezza alimentare del nostro Paese e del mondo. “Il presente ci impone di cambiare approccio nella gestione delle risorse e del suolo perché i modelli su cui oggi abbiamo sempre fatto riferimento sono datati rispetto ai quantitativi di pioggia che possono cadere in poche ore e alla frequenza di eventi estremi che si abbattono sulle nostre città. – conclude Coldiretti Lucca e Massa Carrara – . Dobbiamo raddoppiare gli sforzi, gli investimenti e la partecipazione delle comunità alla vita del Consorzio di Bonifica”.