Con l’approvazione del rendiconto, avvenuto da parte dell’Organo Straordinario di Liquidazione (Osl) mercoledì scorso con delibera N.2, ultimo atto previsto dalla legge, si chiude anche formalmente il dissesto di Massarosa, che politicamente era chiuso da oltre un anno e sancito dal decreto ministeriale del 20 dicembre 2024.
“I numeri sono quelli comunicati da tempo e che presentano un’evidenza solare – afferma l’amministrazione comunale – . Più della metà delle istanze al passivo (circa 5.7 milioni) non hanno transato: è un evidente segno di fiducia nell’ente e nella sua capacità di onorare le proprie obbligazioni. E infatti dall’Osl tornano indietro circa 6.5 milioni di soldi liquidi, che si aggiungono ai quasi quattro milioni di fondi a garanzia accantonati dal Comune. Se si escludono anche i creditori che Osl ha pagato al 100%, l’esito del dissesto si traduce in un risparmio di 1.8 milioni sulle istanze transate. Tolti i costi amministrativi della gestione straordinaria, alla fine il dissesto di Massarosa è stato dichiarato per meno di un milione. Numeri incredibili, che ognuno può giudicare e valutare e su cui la nostra gente e l’opinione pubblica hanno già tratto giudizi definitiv”i.
“Adesso Massarosa guarda avanti – conclude l’amministrazione – : guarda alla realtà di un comune povero ma sano, che non potrà mai fare follie perché il territorio ha risorse economiche scarse ed esigenze infinite. Ma che vede ripristinato il suo buon nome e il suo pieno funzionamento in esito a questa vicenda, che per fortuna si è chiusa prima dei tempi ordinari e soprattutto molto prima di quanto normalmente avviene nei comuni che vivono questo percorso”.