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Comune di Viareggio
giovedì, Marzo 6, 2025

Confronto tra consorzi di bonifica e costruttori di Ance Toscana Nord su bandi di gara e opere da eseguire

A pochi mesi dalla tornata elettorale che ha chiamato alle urne i contribuenti del consorzi di bonifica, e dopo l’insediamento dei rispettivi presidenti, Ance Toscana Nord, la rappresentanza del comparto edile di Lucca Prato a Pistoia che fa capo a Confindustria Toscana Nord ha incontrato in delegazione, i vertici del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord  che copre il territorio delle due province di Lucca e Massa Carrara oltre ad alcuni comuni delle province di Pisa e Pistoia,  e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno (che afferisce a Pistoia, Prato, spingendosi fino a Firenze a alle propaggini della provincia di Siena).

Si è tenuta a Viareggio, presso la sede del Consorzio 1, la riunione fra il presidente dell’ente Dino Sodini e Giacomo Salvi, presidente di Ance Toscana Nord; con lui gli imprenditori Carla Battaglia e Giovanni Del Debbio.

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Pistoia invece nella sede dell’Associazione, insieme a Alessio Banchelli, Leopoldo Rosi e Domenico Strati, è avvenuto l’incontro con il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Paolo Masetti accompagnato da Angelica Bruno, ingegnere dirigente dell’area manutenzione dell’ente.

I temi sul tappeto erano, pur a geometrie variabili, i medesimi; in particolar modo è emersa la necessità delle imprese di capire se e come esista la possibilità di acquisire lavori dal consorzio, per svolgere interventi sostanziosi e complessi che le aziende associate Ance sono in grado di eseguire. “Il vero nodo della questione è che le imprese nostre iscritte – ha detto Salvi – hanno una serie di criticità da risolvere  da qui fra pochi anni e devono avere il quadro per quanto possibile preciso dei mercati su cui opereranno: in particolar modo, per le opere idrauliche devono poter programmare investimenti in termini di acquisizione di macchinari, formazione del personale, reperimento e costi in ascesa di materiali. Sapere se esista un piano di investimenti, da parte dei Consorzi di bonifica, contribuirebbe a indirizzare le politiche aziendali; e al tempo stesso, per i consorzi, avere imprese che si candidano (nelle forme concesse dalla normativa) e partecipano ai bandi per l’assegnazione dei lavori sarebbe garanzia di lavori eseguiti da società conosciute per la loro affidabilità, che operano sul territorio, su cui magari hanno fatto interventi in somma urgenza, e che sono in grado di manutenere, nel tempo, le opere anche più complesse”.

Da parte del presidente del Consorzio di Bonifica 1 Dino Sodini è stata registrata  disponibilità a studiare un regolamento che, nei limiti stretti della normativa, consenta di contemperare la necessità di rotazione delle imprese candidate a svolgere gli interventi con l’aspirazione di maggior coinvolgimento espressa dalle imprese locali; lo scopo ultimo è di avviare il non banale percorso virtuoso di revisione ed efficientamento dell’attuale disciplina con cui aggiudicano le gare del Consorzio. Ance Toscana Nord si è detta disponibile a fornire supporto tecnico e giuridico alla stesura del testo, se considerata utile allo scopo espresso e che nel corso dell’incontro è apparso condiviso.

Da sinistra: Domenico Strati, Giacomo Salvi (presidente Ance Toscana Nord), Paolo Masetti (Presidente Consorzio di Bonifica 3 – Medio Valdarno), Angelica Bruno, Leopoldo Rosi, Alessio Banchelli durante l’incontro nella sede ATN a Pistoia

Paolo Masetti, presidente del Consorzio di Bonifica 3 – anche alla luce dei recenti eventi del novembre 2023, che hanno riguardato tra l’altro anche la zona di Prato-Montale e dei ventisei interventi di somma urgenza attuati dal Consorzio che hanno costituito contributo fondamentale e inedito nella gestione delle crisi climatiche – ha affermato che “occorrerà uscire una volta per tutte  dalla logica dell’emergenza, che pure come enti e come imprese abbiamo dato prova di saper gestire, e lavorare finalmente sulla programmazione della prevenzione del rischio idrogeologico. In questa ottica emerge ancora più chiaramente il ruolo dei consorzi di bonifica quali enti dotati di competenze, professionalità e capacità progettuali tali da andare oltre le più note e semplici manutenzioni ordinarie ed affermarsi piuttosto come punti di riferimento per attuare i compiti e gli obiettivi di tutela della risorsa idrica e di maggiore sicurezza idraulica del territorio a cui la legge e il clima, ci obbligano. In materia di affidamenti, infine, il nostro consorzio ha già un regolamento avanzato con criteri di rotazione e di riconoscimento delle capacità delle imprese ma in questa nuova stagione che si va aprendo, l’elenco è più che mai aperto ad imprenditori locali già sul mercato o che vorranno strutturarsi per collaborare con noi nel sempre più strategico settore della difesa del suolo”.

Entrambi gli incontri si sono chiusi con l’impegno a proseguire il confronto e attivare dialettiche a cui tutte le parti in causa riconoscono grande importanza.

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