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venerdì, Marzo 14, 2025

Collegi sindacali: modificata la norma sulla responsabilità dei componenti. “Giornata storica per i commercialisti”

Soddisfazione viene espressa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dopo che è diventata legge dello Stato la perimetrazione della responsabilità dei componenti del collegio sindacale, un fatto definito “traguardo storico per la professione”. Infatti il Senato ha approvato la norma modificativa dell’articolo 2407 del Codice civile, relativa alla limitazione della responsabilità patrimoniale dei componenti del collegio sindacale in virtù della quale, al di fuori dei casi di dolo, i sindaci che violano i propri doveri rispondono per danni nei limiti di un multiplo del compenso annuo percepito. La norma è stata approvata all’unanimità sia alla Camera che al Senato.

“Nel corso degli anni, il timore derivante da responsabilità illimitate aveva allontanato molti professionisti dallo svolgimento di questa insostituibile funzione – ha affermato in una conferenza stampa a Roma Elbano De Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti – . Questa perimetrazione farà riavvicinare al collegio sindacale tanti professionisti di qualità, rafforzandone quindi la sua funzione a tutela della tenuta del sistema economico nazionale. Le istanze dei commercialisti coincidono ancora una volta con gli interessi del Paese”.

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“Si è trattato di un percorso faticoso – ha aggiunto De Nuccio in un resconto della conferenza stampa pubblicato sul sito del Consiglio Nazione dell’Ordne –, nel corso del quale siamo stati impegnati prima a spiegare le ragioni che ci spingevano a chiedere una più equa perimetrazione delle responsabilità dei sindaci e poi a difendere la norma da tentativi di ‘depotenziarla‘, tentativi andati a vuoto, come era giusto che fosse, per il bene dei nostri centoventimila colleghi”.

De Nuccio ha spiegato che “chi siede nei collegi sindacali delle società di capitali è sacrosanto che risulti gravato da grandi responsabilità, perché grande è l’importanza del ruolo che questo organo di controllo svolge nella tutela dei soci, dei terzi e del sistema economico nel suo complesso. C’è però una bella differenza tra l’essere depositari di grandi responsabilità, da cui i commercialisti italiani non rifuggono e mai rifuggiranno, e l’essere destinatari di responsabilità insensate prima ancora che illimitate”.

Come si legge sul sito del Consiglio Nazionale, “le società di capitali interessate sono circa 115 mila, con un fatturato di 3.000 miliardi di euro l’anno, l’84% del totale fatturato di tutte le società di capitali. Sulla base dei dati della Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti, è possibile stimare in oltre 40 mila i Commercialisti impegnati attivamente come componenti di un collegio sindacale o come sindaco unico per un totale di oltre 150 mila cariche pari a circa l’80% del totale”.

(fonte e per maggiori informazioni: https://press-magazine.it/collegi-sindacali-commercialisti-oggi-giornata-storica/)

Sulla questione interviene anche il presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Marco Cuchel, che afferma che “l’approvazione definitiva del disegno di legge 1155, che limita la responsabilità dei componenti dei collegi sindacali, segna un traguardo decisivo per i professionisti interessati ed è frutto del lavoro incessante che ANC ha svolto in questi anni attraverso un sistematico lavoro di interlocuzione con le componenti politiche di Governo e Parlamento”.

La modifica del comma 2 dell’articolo 2407 del codice civile va a stabilire, attraverso la definizione di scaglioni del compenso percepito, un tetto massimo entro il quale i sindaci rispondono di eventuali danni alle società, cristallizzando così un principio di equità e di certezza la cui statuizione era attesa da tempo.

“La riforma approvata dimostra come un’azione promossa su più fronti, da parte delle componenti delle categorie coinvolte, porti ad ottenere risultati concreti. Sulla scorta di questa positiva esperienza – prosegue Cuchel – possiamo gettare le basi per finire il lavoro e cioè ottenere le modifiche in ordine al calcolo del limite massimo del risarcimento danni, alla retroattività della norma e all’estensione ai revisori legali. Continueremo a lavorare – conclude – per portare a casa un altro risultato che assicuri ai sindaci e ai revisori una giusta tutela a tutto tondo”.

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