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martedì, Aprile 1, 2025

“Grand Hotel Coronda”: testimonianze di vita e di morte dei prigionieri politici sotto la dittatura argentina

Prima iniziativa pubblica dell’associazione “L’uovo di Colombo” nella nuova sede di via Parri 20 , all’ex campo di aviazione. Venerdì 28 alle ore 17.30 sarà presentato il libro “Grand Hotel Coronda. Racconti di prigionieri politici sotto la dittatura argentina, 1974-1979” (edizioni Gruppo Albatros Il Filo), volume scritto in maniera collegiale dagli ex detenuti politici che hanno costituito il Collettivo El Periscopio, racconta la vita e la morte dei prigionieri sotto la dittatura argentina. Saranno ospiti per la presentazione due ex detenuti, Sergio Ferrari e Raul Chiartano. L’incontro è aperto al pubblico.

Il libro è stato scritto da circa 70 ex prigionieri politici, detenuti nel carcere di Coronda (Provincia di Santa Fe, Argentina) tra il 1974 e il 1979. “Allora, erano giovani militanti di movimenti popolari – si legge sul sito di Amnesty International Svizzera – : operai, studenti, insegnanti, contadini, abitanti dei quartieri più umili, cristiani e agnostici, peronisti e appartenenti alla sinistra rivoluzionaria. Quei giovani, tra i 16 ed i 35 anni, sono, oggi, veterani dell’ultima dittatura civile-militare, sopravvissuti al terrorismo di Stato che ha prevalso in Argentina tra il 1976 e il 1983. Dal maggio 2003, si sono riuniti nell’Associazione Civile ‘El Periscopio’, il cui obiettivo è contribuire alla promozione e al sostegno di progetti per il recupero della memoria storica e di azioni volte a indagare, testimoniare, ricreare e promuovere in ogni forma possibile le esperienze solidali, i Diritti Umani, la verità e la giustizia”.

“Questa testimonianza collettiva – prosegue la presentazione di Amnesty – si è concretizzata nel 2003, con la pubblicazione del libro Del otro lado de la mirilla. Olvidos y Memorias de la Cárcel de Coronda (letteralmente, ‘Dall’altra lato dello spioncino. Ricordi e oblii del carcere di Coronda’). L’idea del libro, citando la prefazione all’edizione argentina curata dal Premio Nobel Adolfo Pérez Esquivel, ‘nasce dalla necessità dei protagonisti di vedere proiettato nel futuro il loro vissuto come loro impegno sociale: la prigionia e gli anni privati dei diritti elementari, l’isolamento e gli accadimenti che segnarono la loro vita’”.

“Non ci sentiamo vittime della nostra storia – dicono gli autori – . Siamo stati e continuiamo a essere attori sociali che desiderano cambiamenti strutturali, da costruire con la gioia della consapevolezza umana. Ed è per questo che, sebbene alcune di queste pagine riflettano sofferenze molto profonde e assenze insostituibili, l’umorismo, come appare nella maggior parte del racconto, è sempre stato un’arma letale contro i nostri carnefici. Erano i gendarmi e le guardie i veri prigionieri delle proprie paure. E noi, pur stando 23 ore al giorno in celle di 2,80 x 3,40 metri, gli esseri veramente liberi” (maggiori informazioni su: https://www.amnesty.ch/it/news/2022/grand-hotel-coronda-racconti-di-prigionieri-politici-sotto-la-dittatura-argentina).

 

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