Opere bruciate, graffiate, in parte demolite ma che sprigionano un forte vigore compositivo: la pittura di Giuseppe Barilaro, artista calabrese con diverse personali “all’attivo” in tutta Italia, è come una “distruzione” che si rigenera in atto creativo.
Curata da TralArt e inaugurata sabato alla presenza del vicesindaco di Pietrasanta, Francesca Bresciani, e della curatrice, Beatrice Bortoluzzi, la mostra “Vertigo” si immerge nella storia della sala che la accoglie, quella delle Grasce, dove un tempo si custodivano scorte di granaglie e che, oggi, racconta un’arte dove si intrecciano passato e presente.

Il dialogo tra le tecniche sperimentali e il contesto espositivo richiama, infatti, il legame tra la vita dei campi e il culto delle divinità: “La mia è una pittura prettamente classica ma con innesti contemporanei – racconta Barilaro – dipingo a olio, lascio asciugare per il tempo che serve e quindi lacero la pittura con la fiamma. Quel che rimane viene plasmato a spatola e lavorato per trovare il giusto equilibrio tra forma, segno e colore”.

La mostra resterà aperta fino al 6 aprile, visitabile con ingresso libero da martedì a domenica in orario 16-19.