Palazzo Ducale di Massa si colora con la “Coperta della pace”, simbolo che accompagnerà tutte le iniziative che si svolgeranno all’interno del Palazzo Ducale in occasione delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione della città e della fine dell’ultima guerra mondiale.
Si tratta di un lavoro di fili colorati messi tutti insieme per formare un grande arcobaleno per dire sì alla pace. Hanno lavorato alle coperte centinaia di persone, partendo dalle donne della Conca di Massa fino ai paesi di Forno, Bergiola Foscalina, Vinca e la Lunigiana, coinvolgendo anche alcune scuole tra cui le primarie di Bedizzano e Forno, la Paolo Ferrari oltre che l’Istituto Alberghiero Minuto. Fatta all’uncinetto, maglia dopo maglia, la coperta nasce per sensibilizzare la società all’importanza dei valori della pace e della giustizia sociale, contro le guerre (un tema oggi di grande attualità).
Nata per ricucire la pace dagli strappi dell’odio e della violenza, nel messaggio del disarmo di tutte le guerre, contro l’indifferenza di chi finge di non vedere e di non sapere; soprattutto per non dimenticare gli eccidi nazifascisti che nella lunga estate del 1944 insanguinarono la nostra terra. Partita il 10 aprile 2019, con la benedizione della presidente nazionale dell’Anpi, Carla Nespolo, nel tempo ha intrecciato rapporti con altre località e ogni anno è stata esposta in occasione dell’anniversario della Liberazione, presente a ogni commemorazione degli eccidi.

Il gruppo de “La coperta della Pace” negli anni ha lavorato e organizzato tante iniziative tra cui flash mob per poter continuare a intrecciare fili e ad allungare la coperta, lavorare sul racconto e sulla memoria, tenendo fermi i valori della nostra Costituzione. La coperta è nata da un’idea della giornalista Angela Maria Fruzzetti e dell’attivista Patrizia Fazzi, adottata successivamente dall’Accademia Apuana della Pace.
“La Coperta della Pace è nata in un momento in cui non si parlava di riarmo ma è stata voluta proprio perché non dobbiamo dare nulla per scontato – dichiarano Fruzzetti e Fazzi -. Dobbiamo essere sentinelle attente e difendere quella pace e quella democrazia che con sacrificio di vite umane ci è stata consegnata 80 anni fa”.
Per celebrare questo Ottantesimo le coperte resteranno esposte a Palazzo Ducale fino alla chiusura degli eventi del 27 aprile 2025.