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martedì, Aprile 22, 2025

Il sacrificio di Giovanni Becciolini: Stefano Bisi ricostruisce la tragica notte del 3 ottobre 1925

Il 3 ottobre del 1925, in una Firenze lacerata dalle tensioni del regime fascista, si consumò una delle pagine più tragiche della storia italiana: la cosiddetta “Notte di San Bartolomeo”, durante la quale Giovanni Becciolini, repubblicano, massone e antifascista, fu brutalmente ucciso. Questo episodio, descritto dallo scrittore Vasco Pratolini come una notte d’Apocalisse, rappresenta uno dei momenti più bui nella repressione della libertà e dei diritti civili. Sulla sua tomba, nel cimitero di Trespiano, è incisa una frase che rimane un monito per le generazioni future: “Le dittature serrano i cuori ad ogni nobile sentimento”. Questo messaggio, sepolto accanto alle spoglie di Becciolini, ci ricorda che il sacrificio di chi ha difeso la libertà non deve essere dimenticato.

Nel centenario di quella tragica notte, il giornalista Stefano Bisi ha voluto rendere omaggio a Giovanni Becciolini e agli altri martiri di quel 3 ottobre con il suo libro “Le dittature serrano i cuori”, edito da Betti. Il testo ripercorre non solo la vicenda personale di Becciolini, ma anche le conseguenze devastanti che ebbero sulla sua famiglia. La moglie Vincenza Di Mauro e il figlio Bruno furono costretti a lasciare l’Italia, trovando rifugio tra Francia e Svizzera. Una storia familiare che sembra un romanzo, il “Romanzo dei Becciolini”, come lo definisce l’autore.

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